Al lavoro con giubbotti, sciarpe e cappelli per resistere al freddo di questi giorni, trovandosi senza riscaldamento. È accaduto ai dipendenti dell’ufficio del Giudice di Pace, situato nell’immobile in via Carrara, all’ex palazzo di giustizia. Una decina di giudici, circa venti unità amministrative e avvocati rimasti al freddo a causa di un guasto alla caldaia, costretti, per questo motivo, a rimanere coperti dalla testa ai piedi anche in ufficio. Una situazione insostenibile che ha creato non poche difficoltà, anche facilmente intuibili, e per le quali i professionisti hanno segnalato tutto al presidente del Tribunale di Lucca, Gerardo Boragine. Lo stesso si è prontamente messo in moto per risolvere la questione nel più breve tempo possibile. In attesa dei tempi necessari a risolvere il guasto, ieri pomeriggio il presidente del tribunale ha varato un provvedimento, valido almeno per la prossima settimana, con cui ha stabilito quanto segue: in via Carrara rimarrà solo un presidio degli uffici per gli atti, penali e civili, più urgenti; tutto il resto dei dipendenti lavorerà in smart working. Rinviate, poi, tutte le udienze civili. Per quanto riguarda, invece, quelle penali di competenza del giudice di Pace, nonché le convalide di espulsioni e allontanamenti, queste verranno svolte in via Galli Tassi, nella sede del tribunale per intendersi. Una soluzione temporanea, ovviamente, in attesa che si risolva il problema di via Carrara. In quanto tempo tornerà il caldo negli uffici in questione, non è ancora dato saperlo. Di certo è che già avvenuto il sopralluogo dei tecnici, dopo la dovuta segnalazione del presidente Boragine al ministero della Giustizia. Con la nuova normativa entrata in vigore, a quanto pare, problematiche come questa non sono più di competenza del Comune, né del tribunale stesso, ma sono diventate una responsabilità dei cosiddetti piani alti. È il ministero che affida interventi del genere a un manutentore unico, il quale poi può decidere di appaltarli ad altre ditte o meno. Come dicevamo, i tecnici incaricati hanno già effettuato un sopralluogo all’impianto che ha lasciato tutti al freddo. Dopodiché, si spera in tempi stretti viste le basse temperature, inizierà l’intervento. Nel frattempo gli uffici procederanno così come stabilito dal provvedimento del presidente Boragine. T.Sca.