Tutti a scuola, banchi vicini e zero mascherine

Cerimonia ufficiale per l’avvio delle lezioni all’Iti Fermi per la “ben ritrovata normalità“. I saluti e gli auguri delle autorità

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La pioggia ha battezzato il nuovo anno scolastico con un ritorno alla normalità anche “climatico“ oltre che pandemico. “Scuola bagnata scuola fortunata – ha scherzosamente esordito il provveditore, Donatella Buonriposi, nella cerimonia ufficiale che si è svolta ieri all’Istituto Fermi di San Filippo, con tutte le autorità –. Un grande saluto e augurio ai ragazzi, alle famiglie e a tutto il personale e un enorme ringraziamento al preside di questa scuola, Massimo Fontanelli che ci lascia, anche se il suo contributo da pensionato sarà sempre utilissimo. Un grande incoraggiamento alla nuova dirigente scolastica Bini, di cui conosco e apprezzo il valore, che prende il testimone“.

Presenti tutte le autorità: l’arcivescovo Paolo Giulietti, il prefetto Francesco Esposito, il questore Dario Sallustio e i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, il presidente della Provincia Luca Menesini, il vicesindaco Giovanni Minniti, la preside Francesca Bini e anche l’ex preside Massimo Fontanelli (salutato anche dai ragazzi con un intenso applauso), oltre al vicepreside Ranieri Pelamatti e Duccio Di Leo dell’Ufficio scolastico territoriale. Emozionante il momento dell’Inno di Italia intonato da Paola Massoni, insegnante e soprano, accompagnata dal corso dei ragazzi. “Cerchiamo di fare ognuno qualcosa per diminuire i consumi per sostenere le sanzioni che mirano alla pace– è stato l’invito dell’arcivescovo Giulietti –. Molti si chiedono chi controlla. Ebbene vi dico che l’unico controllore è la propria coscienza. E la scuola è l’ambiente migliore per provare a creare insieme un mondo migliore“. Un mondo che riparte da oggi, da qui, dalla normalità. Con la novità, mica scontata, che i banchi tornano vicini, che le mascherine non servono più.

“Oggi è un giorno di festa, è un giorno importante perché la scuola è e deve essere al centro del nostro paese – ha detto il prefetto, Francesco Esposito -. La scuola è il motore della trasformazione sociale, è il luogo dove portare avanti programmi di integrazione, di inclusione sociale ma anche il luogo dove si fa cultura e si cresce anche e soprattutto in veste di cittadini“.

“Partecipo all’avvio dell’anno scolastico al “Fermi-Giorgi”, come ogni anno, con grande piacere – ha dichiarato Luca Menesini, presidente della Provincia –. Forza ragazzi e ragazze, siate curiosi e appassionati“. Una “normalità“ ritrovata che lo è fino a un certo punto per gli studenti del Paladini- Civitali che iniziano il quinto anno – e quindi il primo diploma – nei prefabbricati. E non in un regime di “sedentarietà“. In prospettiva, infatti, è prevista la rotazione sulle classi a seconda della materia. Ma la sede di via San Nicolao? Menesini conferma gli impegni presi: “I lavori al complesso di via San Nicolao sono in corso. L’obiettivo è e resta il trasloco delle classi nell’edificio totalmente riqualificato per il prossimo anno scolastico“. Le criticità non mancano, soprattutto scaturite dalla mancata conferma del personale Covid che per due anni aveva irrobustito le file sia in cattedra che per la sorveglianza. Proprio per le carenze di personale Ata oggi si tiene il presidio regionale a Firenze di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams: “Ai parametri già vecchi di decenni per determinare la pianta organica si aggiunge il mancato rinnovo dell’organico aggiuntivo, cosiddetto Covid e – ulteriore problema – la scelta inadeguata dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana di autorizzare un numero estremamente esiguo e insufficiente di organico aggiuntivo. In sostanza, per l’anno scolastico che si apre oggi la Toscana potrà contare su circa 3.300 unità di personale in meno rispetto al 202122“. Avvio sì ma a gamba zoppa.

Laura Sartini