Versilia deserta, Lucca con tanti turisti: la città regge il colpo

Buoni i dati rispetto al 2018. Super luglio con il Summer. Connazionali in calo

Stranieri a passeggio per le vie di Lucca

Stranieri a passeggio per le vie di Lucca

Lucca, 8 agosto 2019 - Il mare della Versilia è deserto, ma Lucca città d’arte regge il colpo e i dati delle presenze, anche se ad ora non ufficiali né definitivi sono in linea (o al massimo in lievissimo calo) con quelli dello scorso anno. Un 2018 che grazie alla chiusura causa conflitti e crisi economiche di paesi concorrenti (dal Nordafrica alla Grecia fu particolarmente benedetto. Così, mentre Sparta-Versilia) piange, l’Atene lucchese, se proprio non ride, nemmeno versa lacrime copiose.

Grazie al Summer che ha riempito come sempre strutture e locali di ristorazione nel mese di luglio (il colpo Elton John ha colmato eventuali falle rispetto allo scorso anno). E come vediamo a lato, grazie a Puccini il cui richiamo è in crescita, In attesa di un decollo che sarebbe un autentico toccasana per la città.

Semmai, il problema resta della, durata della permanenza in città. Che è in media di poco più di un giorno e mezzo a testa. Secondo gli operatori infatti, Lucca è tappa importante dei tour della Toscana, che prevede spostamenti di turisti principalmente tra le quattro maggiori città d’arte (Firenze, Pisa, Siena e Lucca), ma dove non si passa molto tempo. Sempre più persone arrivano e ripartono il giorno stesso dopo una frettolosa visita del centro storico, sia all’interno di visite programmate sia per visite occasionali di chi alloggia nei dintorni, Versilia e non solo.

Su questo fronte a rimetterci sono gli albergatori, come lamenta Pietro Bonino, presidente del sindacato di settore di Confcommercio. «La permanenza media per persona nei nostri hotel è di 1,8 notti, e difficilmente qualcuno rimane per più di 3-4. Invece sono sempre di più quelli che si fermano per una sola notte, per trascorrere a Lucca due giornate piene. In particolare agosto è da sempre scandito da presenze giornaliere».

Bonino fa poi i conti con la concorrenza interna alla città. «Quest’anno però abbiamo registrato un drastico calo rispetto al passato. Giugno è andato leggermente peggio del solito, luglio molto bene grazie al Summer Festival, che da una marcia in più sia per quantità che per qualità del turismo. Agosto registra un calo netto delle prenotazioni rispetto agli scorsi anni. Di solito ora siamo più frequentati dagli italiani che dagli stranieri, ma nel 2019 mancano proprio i connazionali: su circa 3000 posti negli hotel ne sono occupati meno della metà». Eppure i dati degli arrivi complessivi sono in linea con il passato. Bonino va al punto dolente per la categoria: «Penso che i posti vuoti siano causati dalla concorrenza dell’affitto di case e appartamenti».

Invece secondo gli operatori turistici i dati sulle presenze in questi mesi, che non sono ancora stati pubblicati, dovrebbero seguire la falsariga degli anni passati, registrando un lievissimo calo generale, ma anche un aumento nel mese di luglio. Non si tratterebbe quindi di allarme sul numero di visitatori della città, quanto un cambiamento della tipologia di turismo, che assegna a Lucca un ruolo meno centrale, e redditizio, nelle vacanze altrui: quello del punto di appoggio strategico, da ammirare brevemente per poi ripartire alla volta di altri luoghi.