Turista tedesco infettato dalla Febbre del Nilo

L’uomo è ricoverato a Livorno in condizioni stabili. Alloggiava in una struttura di Massarosa ed è il secondo caso rilevato sul nostro territorio

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Un altro caso di febbre del Nilo a Massarosa. Ed è il secondo in pochi giorni. Stavolta, lo sventurato protagonista è un turista tedesco di circa 70 anni, in vacanza a Massarosa, che al momento è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Livorno per tenere sotto controllo la ’West Nile’.

"L’uomo è affetto da una forma seria di meningo-encefalite – spiega Spartaco Sani, direttore del reparto di malattie infettive di Livorno – ed è in prognosi riservata. Le sue condizioni sono stabili ed è tenuto sotto stretta osservazione da parte della nostra struttura. Si era rivolto al pronto soccorso del Versilia, guidato dal dottor Giuseppe Pepe, che con grande tempestività è riuscito a fare una diagnosi accurata permettendo all’uomo di essere preso in carico da subito e venire trasferito nel nostro reparto per gli accertamenti necessari".

Non è il primo caso che riguarda Massarosa, si diceva. Tre giorni fa è stato dimesso dall’ospedale di Empoli un 16enne di Fucecchio che aveva contratto la malattia durante le due settimane di vacanza passate in Versilia. Nel caso specifico, si era ipotizzato che il giovane fosse stato punto da una zanzara infetta durante una gita sul lago di Massaciuccoli. Per il tedesco, invece, questa eventualità è già stata esclusa: non ha frequentato il Lago. L’Asl è impegnata a ricostruire i suoi spostamenti, in modo da capire meglio dove possa aver preso la malattia.

Il caso, come previsto dalle procedure, è stato segnalato e preso in carico dal Dipartimento di prevenzione per la messa in pratica di tutte le misure epidemiologiche alle quali sta collaborando anche l’amministrazione di Massarosa, con l’obiettivo di mantenere la situazione sotto controllo. La sindaca Simona Barsotti ha firmato un’ordinanza per informare la popolazione, e soprattutto mettere in atto quelle azioni semplici ma necessarie atte a evitare la presenza di zanzare vicino alle abitazioni.

La Febbre del Nilo infatti non si trasmette da persona a persona: gli esseri umani sono considerati "ospiti a fondo cieco" e dunque non è necessario attivare misure di profilassi nei confronti di chi abbia avuto contatti con il turista tedesco. Il principale mezzo di trasmissione del virus all’uomo è costituito da zanzare infettate - generalmente da uccelli selvatici - che costituiscono il ’serbatoio’ principale della malattia.

RedViar