"Turismo, quest’anno anche tanti giovani"

Il presidente dell’Unione Comuni della Valle del Serchio, Marco Remaschi: "I nostri borghi sono sempre più attrattivi e ospitali"

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"La Valle del Serchio è amata dagli appassionati di trekking e delle camminate in ambito bucolico in genere, da chiunque apprezzi i borghi ricchi di storia e le relative suggestioni, da chi cerca la tranquillità e i tempi dilatati, dai buongustai e, per ultimo, ma non come importanza, dai giovani e giovanissimi che non disdegnano il richiamo aggiuntivo fornito dalle allegre e vivaci feste paesane né gli appuntamenti culturali e artistici che, soprattutto nei mesi estivi, rendono attrattivi i territori, capoluoghi e piccole frazioni, e danno loro lustro".

Questa una sintesi dell’intervento di Marco Remaschi che, come presidente dell’Unione Comuni della Valle del Serchio, ha tracciato una analisi approfondita sull’attuale situazione del turismo nei 5 comuni aderenti all’ente, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli e Pescaglia, ognuno con le proprie peculiarità e la finalità unica di brillare tutti insieme.

Una visione positiva, che segna una sorta di rinascita di queste terre, spesso considerate marginali. Si riparte con il botto, dunque?

"Quello che si vede in questi mesi trovo che sia davvero molto confortante e segni una richiesta in crescendo di un settore come il turismo che da noi ha ancora tante possibilità di sviluppo e al quale i nostri ambiti hanno molto da offrire. Abbiamo una maggiore consapevolezza delle ricchezze naturalistiche che possediamo, tra l’altro sempre più richieste da un visitatore in cerca di oasi dove rilassarsi, sappiamo maggiormente valorizzarle e ogni investimento in questa direzione sta tornando con gli interessi. I nostri borghi sono sempre più attrattivi e ospitali, complice naturalmente anche la grande voglia diffusa di muoversi, di uscire e di incontrare altra gente, dopo anni caratterizzati da rinunce e obblighi imposti dalle restrizioni sanitarie".

Si tratta di un turismo nuovo o di una sorta di continuità con gli anni precedenti all’emergenza sanitaria?

"Da quello che sento, parlando anche con molti operatori turistici e storici gestori dell’accoglienza, oltre al turismo di prossimità si sono aperte porte di nuovi mercati, con arrivi dall’estero che non sarebbero dai Paesi consueti e dalla sola Europa, ma anche, per esempio, dall’America. Il classico mordi e fuggi sembrerebbe essere stato, almeno in parte, sostituito da soggiorni dalla più lunga durata, privilegiando gli agriturismi e le abitazioni in affitto, che stanno tornando molto in auge. Pur non avendo ancora numeri precisi sulle presenze, visto la stagione in pieno svolgimento, posso dire, anche per esperienza personale avendo cercato per amici dei posti letto in zona, che molti di questi alloggi sono al completo fino a metà settembre".

Anche l’età dei turisti pare essere una sorpresa nel complesso dei flussi, è così?

"Quest’anno ci sono davvero tanti giovani; li abbiamo visti affollare le feste paesane e in giro per i nostri borghi. Questa è non solo una bella notizia, ma un vero sprone per tutti i nostri Comuni che dovranno sempre di più differenziare l’offerta, abbinando ai pacchetti vacanza consueti elementi aggiuntivi, magari nella direzione di servizi e proposte più dinamiche, sportive e avventurose. Il terreno è fertile da noi per qualsiasi nuova iniziativa si voglia intraprendere e la vocazione del territorio è ben presente, tenendo sempre conto che il turismo è un grande volano per la crescita e per la creazione di posti di lavoro".

Fiorella Corti