Tommy torna con l’anziano padrone. Una cuccia alla casa di riposo

Accordo trovato grazie alla mediazione del comune di Capannori

Tommy con un volontario

Tommy con un volontario

Lucca, 22 maggio 2018 - Non si può forse parlare di ‘lieto fine’, visto che il destino di Tommy è purtroppo segnato. L’anziano cagnolino di razza meticcia, gravemente malato, presto potrà quantomeno tornare nelle braccia del suo amato padrone da cui era stato crudelmente separato e godersi quel che gli resta da vivere a fianco di quello che è stato il suo migliore amico per tanti anni. 

La crescente mobilitazione popolare, iniziata dopo che La Nazione aveva segnalato il caso, e la decisiva mediazione del comune di Capannori hanno convinto i responsabili della residenza sanitaria assistita ‘Don Gori’ di Marlia a cambiare idea sul fermo divieto di accogliere Tommy: il cane sarà presto ospitato nella stessa struttura in cui si trova il padrone, che così potrà vederlo ogni giorno. L’amministrazione di Capannori ha promosso un accordo tra le parti coinvolte, la Capannori Servizi che gestisce la residenza sanitaria e il canile di Pontetetto gestito dall’Ente Nazionale Protezione Animali, in cui Tommy si trova attualmente. In base all’accordo raggiunto, il cagnolino sarà ospitato negli spazi esterni della Residenza Sanitaria Assistita; a prendersene cura sarà direttamente il proprietario con il supporto del personale messo a disposizione dal canile, che fornirà anche una cuccia. L’amministrazione comunale di Capannori «ringrazia Capannori Servizi ed Enpa per la sensibilità, dimostrando di avere a cura il benessere delle persone e degli animali». A Tommy, lo ricordiamo, era stata diagnosticata pochi giorni fa una gravissima patologia cardiaca incurabile che purtroppo da qui a poco lo porterà alla morte. 

I volontari del canile di Pontetetto, e in particolare la direttrice Sandra Palmucci, di fronte a una diagnosi così tremenda si erano spesi per fare in modo che il cagnolino potesse passare gli ultimi giorni di vita accanto al suo padrone, ospite di una casa di riposo di Marlia. La direzione della ‘Don Gori’ avevano però negato questa possibilità al cagnolino e all’anziano. Ora, finalmente, il ripensamento. «Al momento però – sottolinea Sandra Palmucci – non ho ancora ricevuto indicazioni dalla struttura su come e quando potremo portare lì il cane, speriamo si facciano vivi presto».