Un’altra doccia fredda. La dirigenza della Koerber ex Perini di Mugnano ha emesso una sentenza agghiacciante dopo quella dei 90 esuberi: non bastano le misure come prepensionamenti o cassa integrazione, è necessario intervenire con tagli sul “costo del lavoro“. L’incontro di ieri tra i sindacati – Massimo Braccini per Fiom Cigl e Michele Folloni per Fim Cisl – è servito a scandire con drammatica nitidezza le criticità dell’azienda che già a partire da maggio giugno, quando si preannuncia il calo del lavoro, potrebbe ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti e fin da subito agevolare gli accompagnamenti alla pensione per chi è vicino. “Purtroppo i numeri di chi è prossimo alla pensione non bastano, e i dirigenti Koerber ci hanno fatto sapere che non bastano nemmeno le misure di cassa integrazione poste sul tavolo – spiega Braccini –. Ritengono necessarie misure strutturali per ridurre il costo del lavoro. Si rischia di entrare in un terreno su cui come sindacati non siamo disponibili a intervenire“. Lo spettro, una parola difficile da evocare, sono i licenziamenti, tagli che potrebbero cadere in particolare in alcuni segmenti aziendali. “Al momento siamo riusciti a rimandare la procedura di mobilità guadagnando un’altra settimana – sottolinea il referente Fiom Toscana –. Sono piccoli passi, ma significativi in una trattativa che resta ancora molto difficile“. La multinazionale tedesca conferma anche il proposito di restare a Lucca. “Vanno bene le formali dichiarazioni di intenti dei vertici aziendal, ma quello che diciamo è che a questo punto vanno sostanziate con investimenti che restituiscano prospettive al lavoro e ai lavoratori, salvaguardando le professionalità“. Al termine dell’incontro di ieri, il terzo dall’avvio della vertenza, i sindacati si sono ritrovati in assemblea con i lavoratori e hanno deciso di varare un altro pacchetto di ore di sciopero. Il clima di tensione e soprattutto di preoccupazione resta alto. “Siamo chiamati a dare risposte e garanzie ai lavoratori, il nostro impegno è massimo“, ribadisce Braccini. Il prossimo round sarà mercoledì. Laura Sartini

Cronaca

La vertenza



Un’altra doccia fredda. La dirigenza della Koerber ex Perini di Mugnano ha emesso una sentenza agghiacciante dopo quella dei 90 esuberi: non bastano le misure come prepensionamenti o cassa integrazione, è necessario intervenire con tagli sul “costo del lavoro“. L’incontro di ieri tra i sindacati – Massimo Braccini per Fiom Cigl e Michele Folloni per Fim Cisl – è servito a scandire con drammatica nitidezza le criticità dell’azienda che già a partire da maggio giugno, quando si preannuncia il calo del lavoro, potrebbe ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti e fin da subito agevolare gli accompagnamenti alla pensione per chi è vicino.
“Purtroppo i numeri di chi è prossimo alla pensione non bastano, e i dirigenti Koerber ci hanno fatto sapere che non bastano nemmeno le misure di cassa integrazione poste sul tavolo – spiega Braccini –. Ritengono necessarie misure strutturali per ridurre il costo del lavoro. Si rischia di entrare in un terreno su cui come sindacati non siamo disponibili a intervenire“.
Lo spettro, una parola difficile da evocare, sono i licenziamenti, tagli che potrebbero cadere in particolare in alcuni segmenti aziendali. “Al momento siamo riusciti a rimandare la procedura di mobilità guadagnando un’altra settimana – sottolinea il referente Fiom Toscana –. Sono piccoli passi, ma significativi in una trattativa che resta ancora molto difficile“. La multinazionale tedesca conferma anche il proposito di restare a Lucca. “Vanno bene le formali dichiarazioni di intenti dei vertici aziendal, ma quello che diciamo è che a questo punto vanno sostanziate con investimenti che restituiscano prospettive al lavoro e ai lavoratori, salvaguardando le professionalità“.
Al termine dell’incontro di ieri, il terzo dall’avvio della vertenza, i sindacati si sono ritrovati in assemblea con i lavoratori e hanno deciso di varare un altro pacchetto di ore di sciopero. Il clima di tensione e soprattutto di preoccupazione resta alto. “Siamo chiamati a dare risposte e garanzie ai lavoratori, il nostro impegno è massimo“, ribadisce Braccini. Il prossimo round sarà mercoledì.
Laura Sartini

Terzo round Köerber-sindacati  “L’azienda vuole tagliare i costi“    

Sara Melani

L’ospedale cambia guida: Mechi sarà la direttrice. Nuovo incarico per Sara Melani

L’uomo è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Pescia

Aggredisce ragazza per violentarla, il caso in un centro di accoglienza

Schianto all’alba con l’auto sul muro: muore a 34 anni, grave il conducente

Potrebbe interessarti anche

Il furgone distrutto dalle fiamme

Furgone va in fiamme mentre cercano il cadavere

Nella sassaiola con la figlia di 9 anni: "Assurdo vivere in questo modo"

Consorzio di bonifica Avvisi di pagamento soltanto tramite pec Ma nessuno lo sa

Terzo round Köerber-sindacati  “L’azienda vuole tagliare i costi“     - Cronaca - lanazione.it

Lucca, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

Terzo round Köerber-sindacati “L’azienda vuole tagliare i costi“

La multinazionale fa sapere che le misure paracadute non potranno bastare. Fiom: “Situazione difficile“

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione