Tasso ferito sul ciglio della strada, soccorsi a catena per salvarlo

A dare l'allarme alla Protezione Animali e ai pompieri è stato un automobilista

Guardie eco-zoofile

Guardie eco-zoofile

Lucca, 13 marzo 2019 - A vederlo, con quel simpatico musino allungato e il corpo un po’ tozzo, non si direbbe mai che il tasso possa essere un animale aggressivo e pericoloso. Domenica notte, invece, per salvare un esemplare ferito, sono dovuti intervenire addirittura i vigili del fuoco con addosso l’equipaggiamento più resistente tra quelli in dotazione al Corpo, per difendersi dai denti aguzzi e dalle unghie affilate dell’animaletto terrorizzato. Un automobilista di passaggio ha notato per caso il tasso ferito ai bordi della carreggiata nella zona di Monsagrati (comune di Pescaglia), nella penombra della sera illuminata solo dai fari della sua auto. Quanto ha scorto la sagoma dell’animale in difficoltà non ci ha pensato due volte sul da farsi: ha arrestato la marcia, ha accostato e, appena si è reso conto della situazione, ha chiesto aiuto.    La prima telefonata dal cellulare del cittadino è partita verso il numero di primo soccorso dell’Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali; le guardie eco-zoofile a loro volta hanno allertato Antonio Bertolucci del settore faunistico venatorio della Regione. Il funzionario regionale e le guardie eco-zoofile hanno raggiunto sul posto l’automobilista, che ha «vegliato» con commovente dedizione il tasso ferito, e hanno tentato di far entrare l’animale in una gabbia in modo tale da poter provvedere poi al trasporto in una clinica veterinaria per tutte le cure del caso ma l’operazione si è rivelata più complicata del previsto.   Il  tasso ha sfoderato denti e artigli per difendersi da quelle persone che deve aver percepito come una minaccia: ecco perché sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, che non senza qualche difficoltà sono comunque riusciti a far entrare il tasso nella gabbia. L’animale è stato portato alla clinica veterinaria Città di Lucca, aperta 24 ore su 24; quando è arrivato, i medici si sono accorti che aveva alcune ferite alle zampe ed era in ipotermia. Hanno quindi provveduto a medicarlo e a riscaldarlo, salvandogli di fatto la vita. Ora proseguirà il suo percorso di riabilitazione all’oasi Lipu di Livorno.