Strade pericolose, scatta la task force. ‘Ottantamila euro per ogni quartiere’

L’assessore Marchini illustra il piano di investimenti del Comune

Problemi sulle strade

Problemi sulle strade

Lucca, 8 agosto 2017 - Sicurezza sulle strade. Tema caldissimo: in pochi giorni nella nostra provincia sono avvenuti ben tre incidenti mortali. Ne parliamo con Celestino Marchini, assessore ai lavori pubblici e alla mobilità del Comune di Lucca.  Dove si può ancora incidere in termini di prevenzione? «Da alcuni mesi abbiamo introdotto le “zone 30”, attualmente in parte delle frazioni Arancio e San Marco, per verificare se col tempo si crea una nuova coscienza negli abitanti. Attualmente la prima città europea ad avere introdotto “zone 30” è la francese Chambery, circa 60.000 abitanti nella regione del Rodano-Alpi, con risultati entusiasmanti: nel 1979 453 incidenti all’anno, nel 2006 erano solo 32». Le strisce pedonali non si vedono più... «Da due mesi stiamo rifacendo tutte le strisce pedonali e altra segnaletica, quali gli stop e le bande, nei pressi delle scuole. Ancora il lavoro è in corso. Stiamo seguendo un programma ma, ovviamente, ben vengano le segnalazioni da parte dei cittadini anche in questo ambito». E le buche?  «Negli ultimi tre anni abbiamo asfaltato, in parte o totalmente, oltre 60 strade comunali e le maggiori intersezioni sono illuminate. Certamente l’illuminazione deve essere estesa e ancora ci sono varie strade da sistemare: cerchiamo di portare avanti questi interventi in base alle risorse disponibili». Quali interventi sono in agenda? «I progetti sono quelli riportati nel piano triennale delle opere pubbliche che prevedono per le asfaltature 600.000 euro per il 2017, 600.000 euro per il 2018 e 600.000 euro per il 2019. Inoltre per il 2017 sono previsti 80.000 euro per ogni ex circoscrizione, destinati alle manutenzioni straordinarie (buche, riparazioni di cordoli, marciapiedi, pozzetti, ecc.)»  Le priorità? «Per le asfaltature via dell’Acquacalda, il completamento di via Consani e di via SS. Annunziata, via per Marlia, via Mattei, via di Poggio. Una volta completati i lavori ai marciapiedi di via Ingrillini e il rifacimento, da parte di Rfi, della recinzione della ferrovia Lucca-Aulla, si procederà anche all’asfaltatura della medesima via». Sugli incidenti incide in maniera decisiva l’errore umano, ma spesso anche la manutenzione carente.  «Gli Enti pubblici non sono di sicuro complici di chi va a 100 all’ora dov’è previsto 50 o tira dritto a uno stop, di chi non rispetta le regole. Si tratta di una questione molto semplice che attiene ai diritti e doveri del cittadino, che una volta venivano insegnati dalle famiglie e dalla scuola e che sono caduti nel dimenticatoio nell’era della TV spazzatura e dei rapidi cambiamenti sociali. Un semplice esempio che facciamo nelle scuole con l’Associazione Il Mondo di Claudio Marchini Onlus: un automobilista ha il diritto di passare col verde, altrettanto l’altro automobilista ha il dovere di fermarsi col rosso. Il Comune di Lucca da un anno fa educazione insieme all’Aci nelle elementari e contiamo di portare il progetto anche nelle scuole medie«. E’ possibile sintonizzare strade e automobilisti oggi? «Occorre una progettazione mirata. E’ necessario realizzare strade adeguate al comportamento che vogliamo sia mantenuto dall’automobilista in quel luogo. Il Comune lo fa ad ogni nuova opera che si realizza; ne è un esempio concreto la doppia rotatoria realizzata a Porta Elisa che rallenta la velocità e allo stesso tempo fluidifica il traffico. Per mesi è stata criticata proprio la rotatoria di Porta Elisa: non una parola è stata scritta a lavori conclusi, quando si è visto che funzionava bene. E questo, lo debbo dire, dispiace». I percorsi pedonali sono in sicurezza? «Nella stragrande maggioranza dei casi no e questo perchè in passato non c’era la cultura della tutela dell’utente debole. Nel precedente mandato sono stati riqualificati diversi chilometri. In queste settimane siamo all’opera con la pista ciclopedonale di via Matteo Civitali a San Marco e di via Puccini a Sant’Anna».