Farmacie in tilt, agende piene per i test

Alla “Novelli“ si arriva a 200 tamponi al giorno: esenti a parte, il costo è di 15 euro per gli adulti e 8 per i bambini senza possibilità di sconti

Il dottor Salvatore Ingrosso

Il dottor Salvatore Ingrosso

Lucca, 13 ottobre 2021 - Sos delle farmacie che vacillano di fronte all’onda d’urto delle richieste di tamponi funzionali al green pass per i non vaccinati. Venerdì scatta l’obbligo per i lavoratori, e i telefoni non smettono un attimo di suonare. Alla farmacia Novelli di Ponte San Pietro, una delle prime ad essersi organizzata, si procede a ritmo di 100 fino anche a 200 test al giorno.

"Siamo sotto pressione – dichiara il titolare della Farmacia Novelli, il dottor Salvatore Ingrosso –. Stiamo compiendo uno sforzo enorme ma francamente non sappiamo come arrivare a soddisfare tutte le richieste. Evidentemente sono ancora tanti i non vaccinati in età lavorativa. Risultato: la nosta agenda è pienissima, e continuano a chiamarci. Ci adoperiamo al massimo per aumentare la disponibilità, entro certi margini ce la possiamo fare, poi c’è un limite anche fisiologico. Facciamo 100 tamponi al giorno, siamo arrivati anche a 200“. E’ l’effetto del pass obbligatorio sul lavoro che certo non si spengerà: chi non è vaccinato ha bisogno dell’esito negativo del tampone tre volte alla settimana. E non ci sono sconti, anche se alcuni lettori ci segnalano che qualcuno, sotto banco, lo sconto lo fa.

"Il prezzo è di 15 euro a tampone per gli adulti e 8 per i bambini, non è possibile derogare – dice il dottor Ingrosso –. E dopo i primissimi tempi ci è stata negata la possibilità di attivare formule “abbonamento“ a prezzo calmierato, non è più possibile. Ci sono persone esentate dall’obbligo del vaccino che hanno diritto al tampone gratuito. Si presentano da noi con l’esenzione e noi procediamo. Ma per gli altri il prezzo è cristallizzato“.

"Comprendiamo che per chi lavora tre test alla settimana per una persona, 45 euro, hanno un peso sul bilancio familiare, ma per noi farmacisti non è possibile applicare scontistiche“. Oltre al prezzo c’è il problema di trovare posto, ciclicamente, tre volte la settimana. “Il punto è che tutti ci richiedono più o meno lo stesso orario, ovvero prima di entrare al lavoro e questo – spiega il dottor Ingrosso – crea congestionamento nelle agende. Ci auguriamo che il problema possa con il tempo essere risolto anche grazie al fatto che a Lucca sta aumentando il numero di farmacie che fanno i test“. Ma per ora il sistema, a due giorni dallo start dell’obbligo del pass vaccinale sul lavoro, è già in drammatico tilt.