Strazio ai funerali di Raoul, raccolti fondi

All’uscita del feretro dalla chiesa lancio di palloncini e un angolo in cui i giovani, uno alla volta, hanno ricordato l’amico scomparso

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Tutti con la mascherina gialla. Perché il simbolo del Sole era il preferito da Raoul, tanto è vero che la sua prima piccola auto l’aveva acquistata di quel colore. Alla fine del rito funebre, all’uscita del feretro dalla chiesa, lancio di palloncini gialli e azzurri e una specie di speak corner, un angolo in cui i giovani, uno alla volta, hanno ricordato il coetaneo, l’amico scomparso. Centinaia di persone hanno affollato la chiesa di San Giusto a Porcari e lo spazio esterno, nessuno è voluto mancare a tributare l’ultimo saluto a Raoul Biagiotti, 20 anni appena, deceduto nei giorni scorsi a causa di un malore mentre si trovava al lavoro alla Capannina di Forte dei Marmi.

Fuori dalla chiesa, piena all’inverosimile, i bambini con la maglietta rossa della Lucchese, dove gioca il fratellino. "Siamo qui per Raoul, appassionato e studente di musica, addio deriva da "A deum" e senza dubbio Nostro Signore ha accolto questo ragazzo in paradiso, lo salutiamo sì, ma è un arrivederci – ha spiegato nell’omelia Don Americo Marsili - la fede non è la scorciatoia per eludere il dolore, è la certezza che la vita non muore mai. Raoul è stato convocato in cielo per un concerto in onore della vita che non si spegnerà". In diversi si sono fermati all’esterno dell’edificio sacro, sia perché la folla era così numerosa che non c’era spazio, sia per sfogare lacrime e commozione. "Siete stati presenti in tantissimi, che sia stato un abbraccio, una parola, un ricordo condiviso – ha scritto la mamma di Raoulsu Facebook – chi ha raccolto fondi per sostenerci. Sono stati doni importanti. Ci siamo sentiti avvolti dall’affetto che ha generato una forza che ha dell’incredibile, ed è difficile da comprendere e da spiegare. Possiamo utilizzare solo la parola, grazie".

Massimo Stefanini