Spritz e segnalazioni: è ancora caos

Chiamate alle forze dell’ordine e giallo sulle chiusure anticipate. Il secondo week end di movida termina a zero multe

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"Qui sotto stanno tutti pigiati, venite". Da un lato ci sono i residenti incollati alle finestre che sbirciano giù e alzano il telefono. Corso Garibaldi, via Rosi, San Michele, Porta dei Borghi, San Girolamo: la geografia degli squilli è tutta pigiata in queste strade. Dall’altro carabinieri, polizia e municipale che rispondono, partono, si affacciano. Scendono piano dall’auto per concedere secondi di vantaggio ai più distratti.

Un messaggio al popolo della movida: ci siamo, vi teniamo d’occhio, rigate dritto. E quando il messaggio non arriva, agenti e carabinieri si fanno sentire. Chiedono distanza, prima staccare un multone da 400 euro. Il copione del secondo week-end di movida è un gemello del primo: due notti di caos calmo. Tante segnalazioni ma i verbali per assembramenti sono rimasti a quota zero. Il diktat tra le forze dell’ordine, per ora è educare e vigilare. Come venerdì sera di fronte a Porta dei Borghi dove sono arrivate (insieme) polizia, carabinieri e municipale per chiedere distanza al crocchio fuori dagli spazi controllati dai locali. Oppure in San Girolamo dove la Volante è intervenuta per far allargare un gruppone per strada.

A masticare amaro invece sono i commercianti di via Calderia, San Michele e corso Garibaldi che hanno siglato il patto di mezzanotte: bandone giù alle 00 sabato e domenica per evitare caos. Ma qualcuno dei sottoscrittori (uno almeno) avrebbe sforato l’orario, amareggiando gli altri gestori che invece erano stati alle regole. L’altra spina del fianco: gli assembramenti su sedie e tavolini dei locali chiusi dove i grupponi si ritrovano una volta che le luci si sono spente. Ma il senso di responsabilità dei clienti starebbe crescendo gradualmente. La pagella arriva dagli steward che ogni sera pattugliano i tavolini per evitare caos.

"I ragazzi – spiegano dall’agenzia Fox impegnata con i suoi uomini nel servizio di vigilanza privata – si sono dimostrati responsabili ed educati. Qualche assembramento occasionale si forma ma avviene quasi naturalmente e una volta che viene fatto presente riacquistano la giusta distanza interpersonale".

La collaborazione, insomma, ci sarebbe. "Quando succede – concludono i vigilantes – si scusano con i nostri operatori: non c’è stata nessuna contestazione né alcun risentimento per il servizio svolto". Il bollettino dei contagi, ieri a quota zero, sembra dare loro ragione. La prossima sfida, adesso, sarà reggere alla riapertura dei confini regionali.