Spalti delle Mura, si taglia Via i corridoi ecologici

L’amministrazione comunale mette fine all’esperimento lungo i fossati. Protestano gli ambientalisti: "Danni a uccelli e pesci, sparisce la biodiversità".

Spalti delle Mura, si taglia  Via i corridoi ecologici

Spalti delle Mura, si taglia Via i corridoi ecologici

Si cancellano i corridoi ecologici lungo gli spalti delle Mura: da ieri in azione i mezzi del Comune. Una decisione che sta suscitando perplessità e proteste in città, tra ambientalisti ed esperti.

“Addio alle lucciole lungo gli spalti, all’esplosione della biodiversità nel cuore verde della città, alle fioriture delle orchidee e degli altri fiori, dopo decenni tornate sulle Mura: l’amministrazione comunale – attacca il consigliere comunale Daniele Bianucci – ha fatto partire i mezzi per il taglio dei corridoi ecologici sugli spalti, mettendo una pietra tombale su buona pratica ecologica che ha rappresentato il fiore all’occhiello dell’impegno della nostra città nella lotta ai cambiamenti climatici e alla crisi ambientale. Quello in atto è un vero disastro dal punto di vista ambientale: abbiamo grossi dubbi circa il fatto che il Comune stia rispettando la normativa in campo di manutenzione della vegetazione. Sono stati distrutti i primi nidi in formazione, gli habitat per pesci, rane e per tutti gli invertebrati utili alla lotta biologica e alla riduzione disinfetti infestanti come le zanzare. E’ stato all’opposto creato l’ambiente ideale per i focolai di zanzare”.

“L’amministrazione comunale torna tristemente indietro rispetto ad un impegno evoluto e all’avanguardia per il nostro ambiente - spiega Bianucci -. Stamani, infatti, i mezzi meccanici del Comune hanno cominciato a tagliare la striscia verde del tratto compreso tra Porta Elisa e Porta San Pietro, dove negli ultimi anni era appunto invece stata mantenuta una fascia incolta al servizio della biodiversità, della fauna nidificante, del libero sviluppo della flora e della vegetazione al servizio della biodiversità del nostro territorio“.

Vari ambientalisti fanno appello al sindaco Pardini perché fermi l’operazione sottolineano i danni ambientali in corso: "1) Erba tagliata che cade in acqua con conseguente putrefazione, anossia e morte delle comunità animali; 2) rifiuti frantumati; 3) erba tagliata in acqua che aderisce a uova di pesci e anfibi provocandone la morte; 4) senza erba la temperatura dell’acqua si alza amplificando l’anossia; 5) distrutti nidi in formazione di gallinelle e germani; 6) si è creato l’ambiente idoneo allo sviluppo di focolai di zanzare e distrutto l’habitat per i loro predatori come le libellule; 7) gabbiani, cornacchie e aironi stanno divorando pesci, anfibi e invertebrati che non trovano più rifugio nelle erbe".