"Sono disperato, non ho una casa"

Giuliano Simonelli è stato titolare di ristoranti come la Pantera Rosa, Mondo Fantastico. Poi la crisi

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Ha cucinato per i più importanti imprenditori, avviando un progressivo impero di ristoranti a Forte dei Marmi. Oggi Giuliano Simonelli, a 73 anni, si ritrova senza una casa, alloggiato in un hotel e separato così dalla moglie. Un dramma che va avanti da sette anni in cui la coppia reclama una sistemazione adeguata dopo un susseguirsi di dinamiche che ha pian piano sgretolato fortune e compromesso anche la possibilità di mantenersi in affitto in una casa privata in Vaiana. Simonelli dal 1980 al 1986 è stato patron della Pantera rosa, il ristorante a due passi dal Fortino (oggi Bocconcino) dove ha servito politici, personaggi dello spettacolo come Valeria Marini, Renato Zero e Loredana Bertè e tutti gli imprenditori della villeggiatura fortemarmina. Dopo pochi anni è passato alla gestione del Mondo fantastico, vicino al caffè Roma, sempre nel cuore di Forte dei Marmi dove vennero organizzate le prime sfilate di moda in piazza. In molti ricordano anche quando, negli anni Novanta, Simonelli inaugurò un locale, stavolta in via Barsanti: e per l’occasione arrivò Mina, con un fascio di rose rosse. Poi, in anni più recenti, l’esperienza alla guida dell’ex Iaba pub a Marina di Pietrasanta.

Quello chef brillante e socievole, che partecipò pure a competizioni gastronomiche alla Bussola in coppia con il noto coiffeur delle dive Rolando Elisei, si è poi ritrovato a bussare al Comune per ottenere un alloggio.

"L’amministrazione comunale – reclama Giuliano Simonelli – aveva proposto a me e mia moglie di andare in un camping a Marina di Massa dove c’erano tende al posto delle porte. Di fronte al nostro rifiuto siamo stati alloggiati all’hotel Miramare a Tonfano ma è impossibile vivere in una stanza, così mia moglia dorme a casa di sua mamma ma tutto il giorno deve stare fuori perchè più di un posto letto non possono darle. Ad agosto l’assessore al sociale Simona Seveso ha avvertito il Miramare che il Comune non avrebbe più pagato l’alloggio. In sostanza sarei in mezzo a una strada se non fosse per il grande cuore della proprietaria dell’hotel che continua a tenermi senza percepire nulla. Avevo chiesto anche di pote usufruire di una borsa lavoro dato che sono cuoco esperto – continua – e il paradosso è che il Comune prima mi ha inviato la lettera informativa, poi mi ha negato la possobilità adducendo la motivazione che è riservata solo fino a 62 anni".

Francesca Navari