Preoccupazione per i lavoratori Snaitech che fanno capo a Porcari per le voci relative a eventuali spostamenti di sede da parte dell’azienda. Ad intervenire nel merito è il Coordinamento delle Rappresentanze sindacali unitarie(RSU) aziendali che parlano di: "Inaccettabili pressioni effettuate all’indirizzo di alcuni colleghi – si legge in una nota - che si troverebbero ‘costretti’ a spostarsi o a essere esternalizzati, con preavviso minimo, nella sede di Milano, allo scopo di svolgere una mansione facilmente espletabile da remoto e, dunque, senza nessuna reale necessità di ricollocamento altrove. L’azienda, pubblicamente si proclama aperta all’innovazione, alla sostenibilità ambientale, all’inclusività – aggiungono le RSU - nella pratica reale si configura in aperta contraddizione ai principi enunciati, evidentemente per puro esercizio retorico e di immagine: sotto il profilo concreto, la prospettiva è quella di rendere assai meno agevole la vita di lavoratrici e lavoratori, in larga parte residenti nelle vicinanze della sede porcarese, e addirittura far pressione su una parte dei dipendenti all’evidente scopo di provocare dimissioni volontarie".
Intanto i sindacati annunciano l’adesione alla giornata di sciopero unitario nazionale di settore proclamata per venerdì 22 dicembre.
"Ho incontrato circa un mese fa, insieme al Sindaco, le rsu dell’azienda che abbiamo ricevuto a seguito di alcune voci non ufficiali che ipotizzavano un’operazione di delocalizzazione della sede Snaitech di Porcari in altri territori con evidenti ripercussioni sui dipendenti e sull’intero nostro territorio - commenta l’assessore al lavoro Michele Adorni -. Ad oggi le preoccupazioni sembrano prendere forma e concretizzarsi pertanto chiameremo al tavolo l’azienda per i chiarimenti del caso. Deve essere chiaro sin da subito che l’amministrazione comunale, come già in passato, sarà al fianco dei lavoratori e sindacati"
Non si è fatta attendere anche la replica di Snaitech. "Nel solco di un rapporto caratterizzato da un dialogo con le parti coinvolte e una trasparenza continua, - scrive l’azienda - condiviso con le Parti Sociali, l’intenzione è di cercare una sede più funzionale, più sicura e più moderna per i propri collaboratori attualmente impegnati a Porcari. La decisione si inserisce in un progetto di ammodernamento e rinnovamento di tutte le sedi aziendali, una scelta molto comune tra le aziende che investono nella propria comunità e quindi in luoghi del lavoro sempre migliori per i propri collaboratori". L’azienda precisa che al momento non è stata individuata la destinazione della nuova sede, che comunque sarà in Toscana, né la data prevista per il trasferimento: si tratta infatti di un’ipotesi che deve ancora essere formalmente avviata e il cui scopo è quello offrire alla comunità interna una sede più funzionale, più accogliente e più moderna.
" La volontà dell’azienda di condividere questa intenzione con così largo anticipo è sintomo di un rapporto trasparente e di collaborazione costruito negli anni con le Parti Sociali - prosegue la nota -. L’azienda, come già detto alle rappresentanze sindacali, auspica l’organizzazione di un tavolo di confronto per poter impostare fin da subito una comunicazione trasparente e costruttiva al fine di rendere anche questo importante cambiamento il più positivo possibile per tutte le parti coinvolte".