Confermata l’adesione allo sciopero nazionale del 22 dicembre, come forma di protesta e segnale, sia riguardo alla delicatissima questione del contratto nazionale sia alla situazione specifica di Porcari. Con un comunicato RSU Snaitech Porcari interviene sulla nota del colosso delle scommesse sportive, precisando alcune questioni.
"Nella risposta dell’azienda si legge di un “rapporto caratterizzato da un dialogo con le parti coinvolte e una trasparenza continua“ nonché “trasparente e di collaborazione costruito negli anni con le parti sociali“, ma risale allo scorso 28 novembre la nostra richiesta d’incontro con i vertici aziendali per discutere del nostro futuro, comunicazione alla quale non abbiamo né ricevuto risposta né, tantomeno, notifica di presa in carico. Meno di 8 ore per una risposta alla stampa contro 21 giorni: una differenza che parla da sola. In più si aggiunge che la nuova sede “comunque sarà in Toscana“, puntualizzazione che, se non fossimo nel bel mezzo di un momento delicatissimo con in gioco le condizioni di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie - si legge nella nota - sarebbe da interpretare come una battuta umoristica di scarsissimo effetto. Ci teniamo a ricordare alla nostra dirigenza e alle persone che ne curano in modo peculiare la comunicazione, che la Toscana ha una superficie di poco inferiore ai 23.000 chilometri quadrati, con distanze lineari che possono ammontare a circa 260 chilometri. Rimarchiamo, inoltre, come nessuna parola sia stata spesa, invece, riguardo alle riassegnazioni e agli spostamenti che abbiamo denunciato, silenzio che contribuisce a rafforzare la nostra preoccupazione".
"Infine, un’ultima osservazione di carattere lessicale - conclude il documento - , i lavoratori della sede di Porcari preferirebbero essere chiamati con il termine appropriato, ossia, appunto, quello di lavoratori, piuttosto che con il ben poco preciso e ambiguo collaboratori, anche perché, se davvero lo spirito fosse quello di collaborazione, la nostra voce in merito a spostamenti di sede, regolamenti interni, riassegnazioni, lavoro agile ed altro, dovrebbe essere interpellata ben prima, in anticipo sui cambiamenti, per poter aiutare l’azienda nell’intraprendere scelte migliori nell’interesse di tutti".