Sicurezza delle strade provinciali: "Servirebbe un milione ogni 100 chilometri"

Il presidente Menesini traccia un bilancio assolutamente in rosso delle risorse disponibili. Ma nel futuro per Lucca c'è un nuovo ponte sul Serchio: "Lavori nel 2019"

Lavori sulla strada (foto di repertorio / Germogli)

Lavori sulla strada (foto di repertorio / Germogli)

Lucca, 18 agosto 2018 - «Le risorse per le strade provinciali? Non sono assolutamente in grado di garantire adeguati standard di sicurezza». Lo aveva detto a caldo, dopo la tragedia di Genova, lo ribadisce a freddo. E con il conforto dei numeri. Che sono impietosi. Luca Menesini, presidente della Provincia, torna a chiedere una diversa distribuzione delle somme a disposizione delle amministrazioni provinciali, che reggono una parte importante della rete stradale del territorio. «Dobbiamo curare circa 500 chilometri di strade provinciali, oltre a 150 che ci ha affidato la Regione Toscana, su questi ultimi abbiamo un trasferimento di risorse per circa 1,1 milioni di euro l’anno». E per i 500 chilometri di strade provinciali su quanto potete contare?  «Su circa 2,9 milioni di euro, lo scorso anno furono 1,1 e prima ancora meno dopo la riforma delle amministrazioni provinciali, ma nonostante l’aumento di quest’anno siamo ben lontani dalle cifre necessarie». A quanto ammonterebbero?  «Servirebbe almeno un milione di euro ogni 100 chilometri, nella più contenuta delle ipotesi 5 milioni l’anno, meglio poter arrivare a 7» Com’è possibile garantire standard di manutenzioni adeguate con cifre pari alla metà di quelle necessarie?  «Non si riesce: basta vedere, ad esempio, com’è ridotta la strada del Passo delle Radici. Non era mai stata in queste condizioni: il livello manutentivo non è all’altezza delle esigenze. E tenga conto che quando si parla di manutenzioni, si deve pensare all’asfalto, ai ponti, alle reti paramassi e altro ancora». I concessionari autostradali incamerano un milione di euro a chilometro: rinazionalizzando le autostrade non si avrebbero ricadute anche per le strade comunali e provinciali?  «Mi può anche stare bene che le risorse restino ai concessionari, ma a patto che garantiscano equità nelle tariffe e adeguata manutenzione e così non è. Quanto alla nostra rete stradale, basterebbe che lo Stato ci rendesse quello che è nostro, a partire dalla tasse sulle immatricolazioni. I cittadini pagano già per la manutenzione delle strade. Ecco perché non abbiamo chiuso ancora il bilancio e la vendita della Questura non potrà essere impiegata sulle strade ma per la situazione del Civitali». Ponte sul Serchio: a che punto siamo? «Entro settembre dovremo firmare l’accordo di programma con la Regione e poi si potrà far partire l’iter della gara, difficile prima del nuovo anno. In ogni caso i lavori devono partire entro fine 2019 e concludersi entro il 2022. Siamo dentro la tempistica».