Sessanta milioni di euro per compiere la rivoluzione

Nel piano di rigenerazione trovano spazio uffici, appartamenti e attività commerciali

Migration

Il progetto trasformerà la parte sud-occidentale della città (Alcide)

Sessanta milioni di investimenti, quindici dei quali su aree pubbliche destinati a cambiare il volto della parte sud-occidentale della città, in corrispondenza con una fetta importante della ex Manifattura Tabacchi. Nel progetto di rigenerazione urbana presentato nel febbraio scorso alle categorie e al sindaco Tambellini dalla Fondazione e Coima troverebbero spazio uffici, appartamenti e attività commerciali e artigianali, oltre al recupero di 30 mila metri quadrati di aree pedonali e a 425 parcheggi auto.

Dei 18mila metri quadrati dell’edificio il 40-45 per cento verrebbe destinato a attività produttive dove troverebbe spazio, tra gli altri, Tagetik con i suoi dipendenti. Un altro 40-45% degli spazi verrebbero utilizzati per costruire appartamenti, in un numero consistente, e il restante 10% sarebbe destinato a attività commerciali. Un progetto destinato a generare riflessi economici quanto mai utili. Ma con alcune criticità. A partire da quella dei parcheggi, poiché nei 425 posti pubblici sarebbero ricompresi i numerosi stalli già presenti nell’area: a conti fatti sarebbero circa 190 quelli nuovi, oltre a 70 nuovi parcheggi di pertinenza delle funzioni private (uffici e residenti). Numeri, considerando la sparizione dei 130 posti della caserma Lorenzini, che portano la somma algebrica vicina a zero. Oltre al fatto che il Comune rinuncerebbe agli incassi degli stessi a favore dei gestori del fondo dove finirebbero anche gli immobili coinvolti. Altro questione che fa discutere, la richiesta dei proponenti di poter beneficiare di una concessione di 50 anni dell’intero baluardo di San Paolino che sarebbe collegato all’interno della Manifattura da una rampa sopraelevata.