Servizi scolastici a rischio, parte la lettera

Il sindaco Michele Giannini prende carta e penna e scrive direttamente ai candidati nel collegio di Lucca alle prossime elezioni politiche

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Torna l’allarme relativo ai servizi scolastici in pericolo nei piccoli presidi montani della Valle del Serchio, con tante voci che si alzano di fronte a numeri delle iscrizioni in calo. Le principali cause vanno ricercate sicuramente nella crisi demografica e nel progressivo spopolamento delle aree interne, ma genitori, operatori e anche amministratori chiedono con forza la parità di opportunità e condizioni rispetto a un diritto primario come quello dello studio. E’ di soli pochi giorni fa l’appello agli enti preposti all’istruzione del sindaco di Gallicano David Saisi contro le classi "pollaio" nelle scuole del suo territorio e la triste notizia della totale scomparsa della scuola nel comune garfagnino di Vagli Sotto.

A farsi portavoce di questo profondo malessere è in queste ore il primo cittadino di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini, alla guida di uno dei comuni direttamente interessati dall’argomento scuole a rischio. Lo fa scrivendo direttamente a tutti i candidati alle elezione politiche che si misureranno domenica nel collegio di Lucca per la Camera e il Senato, chiedendo espressamente un cambio della norma a suo avviso responsabile di questa preoccupazione diffusa nelle aree montane.

"Vi scrivo in qualità di sindaco del piccolo comune di Fabbriche di Vergemoli - si legge nella sua missiva - , ma potrei essere il primo cittadino di uno qualsiasi degli altri piccoli comuni del vostro collegio e vorrei rappresentare quella che è la paura con cui conviviamo da anni per le nostre scuole di montagna. Ogni anno, infatti, per adempiere ai dettami della normativa, ma anche a causa dei costi economici, vediamo le nostre classi falcidiate, se non scuole completamente chiuse. Questo in virtù del Dpr 20 marzo 2009, numero 81 che prevede la presenza minima in una classe di 10 bambini. Sono dunque a chiedervi con semplicità e chiarezza di prendere l’impegno, laddove siate eletti, di portare una richiesta di modifica all’attuale norma che permetta di abbassare il numero di alunni minimi presenti".

"Questa specifica modifica - dettaglia Giannini - non ha un particolare costo economico, quindi è di semplice realizzazione perché va a toccare esclusivamente il numero dei soggetti presenti in una classe e non richiede risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate, in quanto il servizio è già presente, basta l’impegno e la volontà di agire in tal senso. Spero di avere la giusta attenzione e che tutto questo si possa realizzare con la presa in carico come impegno dell’importante problematica. Siamo aree interne, la scuola è un bene essenziale, necessario perché rappresenta il futuro. A chi andrà a rappresentarci - conclude - vada l’onere di far diventare realtà questo futuro".

Fiorella Corti