"Senza Mallegni e Marcucci perdiamo tanto"

Il sindaco Lorenzo Alessandrini: "La Versilia non ha più referenti in Parlamento che tanto hanno fatto per il nostro territorio in questi anni"

Per il sindaco Lorenzo Alessandrini si è conclusa una campagna elettorale "brutta e basata sulla demolizione della leader di Fratelli d’Italia con il centrosinistra che ha pensato più a questioni ideologiche che ai problemi concreti della gente". Affluenza alta alle urne – oltre il 61% – ma morale basso per il primo cittadino che fa un’analisi amara di metodi e risultati delle politiche 2022. "Innanzitutto sono avvilito – confida – perchè non sono stati confermati i senatori Massimo Mallegni di Forza Italia e Andrea Marcucci del Pd visto che entrambi hanno lavorato molto per il territorio. Mallegni poi a livello personale ha sostenuto la mia corsa a sindaco. Il risultato elettorale? Era prevedibile visto il trend. Oggi la gente sceglie con facilità cambiando orientamento in modo repentino mentre un tempo i partiti erano capaci di organizzare il consenso e il dissenso. Del resto la stessa cosa è accaduta quando mi sono candidato a primo cittadino di Seravezza dopo una campagna elettorale rapida ed entusiasmante. Forza Italia e la Lega hanno avuto una sensibile flessione a vantaggio di Fratelli d’Italia che ha resistito a cattiverie e accuse da parte della controparte politica. Giorgia Meloni è riuscita a cogliere il sentimento comune, andando oltre l’atteggiamento della sinistra che ha sempre attaccato sul piano personale e per questo è stata castigata dall’elettorato. Quella stessa sinistra che ha cristallizzato un potere di gestione, stavolta non ha avuto quell’afflato popolare che la caratterizzava, ha dissertato di questioni ideologiche, di ius soli o posizioni antifasciste ed europeiste senza comprendere che le vere inquietudini della gente sono le bollette alle stelle. Su questo c’era necessità di confrontarsi, contrastando l’avversario con un programma alternativo. La Meloni – aggiunge Alessandrini – ha intelligentemente fatto una resistenza passiva ad ogni contestazione. Avremmo preferito una sinistra proposititva invece che interdittiva. Questo cambiamento fa bene all’Italia: stare all’opposizione non è una discesa agli inferi ma è la regola democratica ed è inutile che quando sono altri a governare si facciano alzate di scudi o mobilitazioni di piazza. La gente non abbocca più a pensare che dall’altra parte ci siano solo i cattivi".

Fra.Na.