"Senza aiuti, alberghi chiusi tra venti giorni"

Pietro Bonino (Federalberghi) lancia l’allarme rosso: “L’ultima speranza erano i Comics, il nostro settore ormai è in ginocchio“

Migration

Il gong è vicino, secondo Pietro Bonino presidente di Federalberghi- Confcommercio Lucca. Senza aiuti le attività ricettive hanno non più di venti giorni di vita. "In primo luogo – afferma Bonino – intendo inviare la massima vicinanza e solidarietà a tutti i colleghi del settore dei pubblici esercizi, coloro cioè che più duramente sono stati colpiti e interessati dalle nuove restrizioni imposte dal Governo. In questa fase, più che mai, è necessaria la unità di tutti i componenti del mondo imprenditoriale, nessuno escluso”.

“Quello ricettivo – prosegue Bonino – è un comparto che non viene apparentemente toccato dall’ultimo Dpcm, visto che non vengono imposte chiusure o divieti sul servizio di ristorazione per i nostri clienti. Ma la situazione è egualmente drammatica: la decisione del Governo di stringere sugli spostamenti delle persone ha dato il colpo finale a quel poco di turismo che questo periodo dell’anno offriva, vista anche l’annullamento degli eventi in presenza di Lucca Comics & Games. Posso dirlo senza timore di smentita, avendo avuto modo di confrontarmi con diversi colleghi: nel giro di 3 settimane al massimo tutti o quasi gli alberghi di Lucca saranno chiusi. E si tratterà di una chiusura a tempo indeterminato, con il rischio concreto che diverse strutture non riaprano mai più”. “In questi mesi – chiude Bonino – da parte del Governo non è arrivato un solo aiuto nei confronti della nostra categoria. Solo parole a vuoto. E se non ci sarà una inversione di rotta immediata, le nostre imprese moriranno una a una”. Monito durissimo, quello del referente del sindacato degli albergatori, che oggi, dopo l’ultimo Dpcm, sono con il fiato cortissimo. Ma l’intera città è sottovuoto spinto: dalle 18 le strade sono ancora più deserte del periodo pre- decreto. E di questa situazione diffusa accusano tutti i settori, senza eccezioni.

"Non ci sono possibilità – ribadisce Bonino – , senza turismo noi possiamo solo chiudere. E la sentenza è vicinissima se non arriveranno aiuti concreti e urgenti. La nostra tenuta, la nostra sopravvivenza in città ha già i giorni contati“. Appello drammatico a cui fanno il coro tantissimi interventi degli operatori del settori lanciati sulle pagine social. Non vogliono consolazione nè nuovi annunci. Ma concretezza sì.

L.S.