La scuola scende in piazza. "Ci toglieranno 50 classi"

Sciopero ’a distanza’ dei sindacati: "Tagli anche al Machiavelli e al Vallisneri". I Cobas in sit-in davanti al Provveditorato per lo stop alla didattica a distanza

Una manifestazione per tornare a scuola (Imagoeconomica)

Una manifestazione per tornare a scuola (Imagoeconomica)

Lucca, 6 giugno 2020 - L’assessore regionale aveva provato a buttare acqua sul fuoco, annunciando il congelamento dei tagli nella scuola. "L’assesore Grieco può dire molte cose ma se i posti non vengono assegnati sugli organici di diritto, che si chiudono l’8 giugno, il taglio delle classi, e sugli organici, diventa cosa matematica – spiega Antonio Mercuri, referente Flc-Cgil –. Purtroppo la decurtazione di 43 posti nelle scuole della provincia è un fatto che resta drammaticamente attuale. Le scuole stanno perdendo classi, da settembre prossimo: meno 5 al Machiavelli, meno una al Vallisneri, altre a Barga. Intervenire sugli organici di fatto non può sanare questa situazione che vira verso le classi pollaio, in rotta di collisione con le normative sanitarie". I sindacati sono pronti allo sciopero che si terrà lunedì dalle 9 alle 11 con piccoli presidi a distanza interpersonale di fronte alle scuole della provincia.

«Questo virus ci insegni almeno il rispetto di regole che c’erano già prima – sottolinea Mercuri –. Quindi massimo 20 alunni in classe per ogni disabile e una concentrazione che, in base alla legge 81 sulla sicurezza, deve attestarsi sul 1.80 di superificie a persona: una classe di 40 metri quadrati, arredi esclusi, non può avere più di 20 studenti, mentre ora ce ne sono 30. L’emergenza sanitaria ci impone, finalmente, di non procedere più a suon di deroghe". I sindacati su fronte compatto lanciano per lunedì lo sciopero.

«Non c’è stata nessuna disponibilità del ministero rispetto alla richiesta di potenziamento degli organici – dicono oltre a Mercuri, Lucia Natali di Cisl, Carlo Romanelli di Uil Scuola, Stefano Guidi di Snals Confsal e Gianni De Persis di Fgu Gilda Unams – sia del personale docente che Ata, la cui necessità è resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato Tecnico Scientifico il quale indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza delle attività scolastiche in presenza a settembre, che imporranno un’articolazione del lavoro su gruppi ridotti di alunni. Anzi Lucca registra meno 43 posti docenti, che equivalgono a circa meno 50 classi non autorizzate, dunque più alunni per classe. È quindi palese l’insufficienza delle risorse destinate al sistema d’istruzione per fronteggiare l’emergenza". I sindacati chiedono interventi strutturali sulel scuole, per garantire più spazio, un concorso riservato agli assistenti amministrativi con funzione di Dsga, stabilizzazione dei precari con almeno tre anni di servizio. Intanto i Cobas lanciano per martedì alle 17 un nuovo presidio in piazza Guidiccioni, di fronte all’Ufficio Scolastico Provinciale, per ribadire lo stop alla didattica a distanza e la riapertura delle scuole a settembre. L.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA