La Squadra Mobile della Questura di Lucca ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Samuele Balestra, 38enne residente al campo nomadi, per i reati di ricettazione e indebito utilizzo di carta di pagamento. Lo scorso 4 gennaio, in via Paolini a Lucca, una signora di 47 anni aveva subito il furto della propria borsa, all’interno dell’auto in sosta. Nella borsa, oltre a vari effetti personali, c’era una carta bancomat e, parzialmente occultato, il relativo codice PIN. La vittima aveva denunciato il furto, attivandosi per il blocco della carta. Tuttavia, poco dopo si era accorta che, a distanza di meno di un’ora dai fatti, il bancomat rubato era già stato utilizzato da ignoti per effettuare prelievi e acquisti in alcuni esercizi commerciali. La Squadra Mobile aveva avviato allora una serrata attività di indagine che, sin da subito, per il modus operandi utilizzato, portava a focalizzare l’attenzione sui soggetti dediti a questa tipologia di reati, residenti o comunque dimoranti a Lucca. La particolareggiata descrizione fornita dalla vittima delle caratteristiche fisiosomatiche di un individuo, che poco prima del furto, si aggirava, apparentemente senza motivo, tra le auto in sosta, ha consentito di concentrare i sospetti su un soggetto, già gravato da precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, residente in un campo nomadi cittadino. Nel frattempo la vittima ha anche indicato gli sportelli bancari dove erano stati fatti i prelievi e l’esercizio interessato dalle spendite (una gioielleria), lamentando un danno di oltre 3700 euro. Attraverso la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati interessati dagli spostamenti dell’indagato e una puntuale ricostruzione testimoniale, i poliziotti sono riusciti a risalire all’autovettura utilizzata dal responsabile, risultata in uso al sospettato, e a dimostrare la sua responsabilità di tutti gli illeciti commessi. Complessivamente aveva effettuato 2 prelievi per un totale di 1.500 euro e 2 acquisti, di una collana e di un anello, aventi un valore complessivo di 2.230 euro circa. In un caso le immagini hanno documentato che, dopo aver parcheggiato l’auto a distanza dalla gioielleria, il malvivente, per rendere difficoltosa la sua individuazione, entrava in un negozio di abbigliamento ed acquistava un berretto tipo baseball. Sulla base dei numerosi indizi raccolti, la Procura che ha coordinato l’attività d’indagine ha emesso un decreto di perquisizione grazie al quale è stato rinvenuto e sequestrato l’abbigliamento indossato dall’indagato al momento dei fatti: scarpe, pantaloni, giacca e berretto. Il gip, su richiesta della Procura, sulla base delle risultanze investigative raccolte ed in considerazione del fatto che il soggetto è pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e privo di stabile occupazione, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ritenendo ampiamente acquisiti i necessari gravi indizi di colpevolezza. Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile ieri alle prime luci dell’alba, con il rintraccio dell’indagato nella sua abitazione. Il 38enne è ora rinchiuso nella Casa Circondariale di Lucca.