
L’indicazione dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli è netta: pronti a ripartire con la scuola e quindi con il 50% di capienza dei bus solo se anche la scuola ripartirà con il 50% della didattica a distanza. La soluzione 50%+50% è praticabile, mentre - ha detto - non saremmo in grado di assorbire in sicurezza una riapertura al 100% delle scuole superiori dal 9 dicembre o anche nelle settimane immediatamente successive.
In particolare l’ordinanza 115 firmata nei giorni scorsi dal governatore “recepisce il limite massimo del 50% come coefficiente di riempimento consentito nell’ambito del tpl - sia esso ferroviario, extraurbano, urbano, tramviario o marittimo - chiarendo che si tratta del 50% dei posti consentiti dalla carta di circolazione, dunque un numero maggiore rispetto a quello dei soli posti a sedere”. Inoltre, visto ciò che è successo nella prima fase, con ressa a bordo dei mezzi impegnati nelle tratte del trasporto scolastico, stavolta il coordinamento delle iniziative sarà affidato al ‘Comitato permanente regionale’, composto dall’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, dai rappresentanti istituzionali della Città Metropolitana, delle Province e dei Comuni.
"Il punto da chiarire - specifica Nicola Da San Martino, segretario Fit-Cisl Toscana Nord - è quello dei controlli anti-assembramento. L’ordinanza ne affida le competenze a speciali tutor che a terra, alle fermate, limiteranno la salita delle persone. Quindi conteranno chi sale a bordo, fermeranno il flusso quando il numero massimo è raggiunto e daranno indicazione dove salire, quali posti occupare e ovviamente ricorderanno le regole canoniche". Ma c’è un punto ancora oscuro.
"Non ho visto ancora questi facilitatori in azione, non sul nostro territorio almeno - sottolinea Da San Martino - . Forse arriveranno con la ripartenza delle scuole superiori. Non vorrei che l’azienda per questo ruolo pensasse ad assumere personale esterno. Prima di tutto venga tenuto conto dell’organico in forza a Ctt Nord visto e considerato che, come è avvenuto nell’estate scorsa, per il calo dei turni è stato necessario ricorrere alla cassa integrazione". L’invito di Da San Martino è poi quello di non buttare dalla finestra tempo prezioso: "Per la scuola è il momento di pianificare per non farsi trovare impreparati".