Ogni lucchese produce mezza tonnellata di rifiuti l'anno

La mappa dei rifiuti in Lucchesia. «Maglia nera» al capoluogo con 627. A Montecarlo i dati migliori

PROBLEMA O RISORSA Secondo Arpat, ogni anno in lucchesia  si producono 526,24 chilogrammi di rifiuti pro capite

PROBLEMA O RISORSA Secondo Arpat, ogni anno in lucchesia si producono 526,24 chilogrammi di rifiuti pro capite

Lucca, 17 giugno 2017 - «LO GRAN rifiuto», passato alla storia e finito persino tra i versi della Divina Commedia dantesca, è quello di Celestino V che mollò il Papato. Roba di otto secoli fa e che fece certamente più scalpore di quello che accade al giorno d’oggi in lucchesia dove il problema è pur sempre...un gran rifiuto. Perché i Comuni, piccoli o grandi che siano, si ritrovano a gestire (dati Arpat riferiti al 2015) una media di 526,24 chilogrammi di rifiuti totali (tra indifferenziati e differenziati) prodotti ogni anno da ciascun abitante. Il dato colloca la provincia di Lucca nella media della macroarea presa in considerazione da Arpat e che comprende anche Massa Carrara (506,12 kg di rifiuti annui per abitante), Pisa (548,91) e Livorno. Ecco, la città labronica se la passa decisamente peggio con i suoi 853,04 chilogrammi di rifiuti pro capite da smaltire. «I Comuni lucchesi – osserva ancora l’Agenzia regionale per la protezione ambientale – fanno registrare un quantitativo medio pro capite annuo di rifiuti indifferenziati di poco superiore a quelli differenziati». Tradotto in numeri: 265,29 chilogrammi contro 260,95.

CONSIDERANDO tutta la provincia, Versilia inclusa, il Comune con la più alta produzione di rifiuti urbani è Forte dei Marmi con 1257,87 chili pro capite; in lucchesia il primo posto spetta al capoluogo: ogni lucchese produce 627,79 chilogrammi di rifiuti all’anno, un dato di poco superiore a quello di Coreglia Antelminelli (621,47), poi Gallicano (585,71), Castelnuovo Garfagnana (573,36) e Borgo a Mozzano (570,23). Superiore ai 500 chilogrammi di rifiuti annui per ogni abitante è anche la produzione nei territori di Bagni di Lucca (556,14 kg), Porcari (539,29) e Careggine (513,62). Rientrano invece nella fascia tra 400 e 500 chilogrammi comuni dalle dimensioni più estese come Capannori (432 chili annui di rifiuti per abitante), Barga (468,53) e Altopascio (461,38), e altri territori più piccoli (sotto i 15mila abitanti) come Sillano Giuncugnano (485,07), Pieve Fosciana (478,96), Villa Basilica (473,08), Fabbriche di Vergemoli (453,62), Molazzana (420,71), San Romano in Garfagnana (415,94), Piazza al Serchio (410,91).

GLI ALTRI piccoli comuni riescono a restare sotto i 400 chilogrammi di rifiuti annui pro capite: a Vagli Sotto sono 396,46, a Minucciano 391,79, a Pescaglia 387,45, a Villa Collemandina 383,35, a Camporgiano 377,61, a Castiglione Garfagnana 366,14. Le performance migliori sono quelle di Fosciandora, con 363,59 chilogrammi di rifiuti annui pro capite, e Montecarlo, che con 350,14 chili ha il «record» in lucchesia per il minor numero di pattume accumulato da ogni abitante. Il borgo della Piana non sarà un paradiso fiscale come il nobile omonimo d’Oltralpe, ma almeno qui si risparmia... sulla spazzatura.