"Revocate le concessioni per scavi non autorizzati"

Una delle richieste degli ambientalisti all’assessore regionale Monni

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Le problematiche ambientali sono state al centro dell’incontro degli attivisti di Apuane Libere con l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni (alla quale è stato consegnato il dossier di esposti presentati negli anni). "E’ stato un incontro amichevole ma deciso – spiega Gianluca Briccolani presidente di Apuane Libere – in cui abbiamo esposto anche tutti i timori che il nuovo Piano Integrato per il Parco porta con sé, sia per la rimodulazione dei confini delle aree contigue di cava, che per le compensazioni donate ai Comuni a fronte delle paventate chiusure di alcuni siti estrattivi. Abbiamo inoltre proposto obiettivi strategici stringenti: l’applicazione senza deroghe della legge nazionale che vieta scavi a cielo aperto ed in galleria sopra i 1200 metri, il decadimento delle concessioni per quelle ditte che eseguono lavori non autorizzati, la caducazione delle cave inattive da oltre 10 anni ed infine l’obbligo una relazione di un climatologo che attesti che gli sbassi e le gallerie non potranno incidere sul cambio del clima di una parte di montagna che venga a mancare. Ci aspettiamo da parte del governo regionale una netta inversione di tendenza, a maggior ragione adesso che sta per essere adottato il nuovo Piano Integrato per il Parco, che desta fortissime preoccupazioni. Le cave vanno chiuse, non riaperte"