Gli tolsero un rene sano: ci sono i primi indagati

L'intervento chirurgico al San Luca alcune settimane fa

La vittima dell'errore medico, Guido Dal Porto (foto Alcide)

La vittima dell'errore medico, Guido Dal Porto (foto Alcide)

Lucca, 17 maggio 2016 - Spuntano i primi indagati nell’inchiesta della Procura di Lucca sul clamoroso caso dello scambio di rene nell’intervento chirurgico effettuato nelle scorse settimane all’ospedale «San Luca» ai danni di Guido Dal Porto, ex imprenditore 56enne di San Ginese. Il pm Elena Leone ha infatti iscritto alcune persone nel registro degli indagati, per l’ipotesi di «cooperazione colposa nel reato di lesioni gravissime».

Oltre al medico urologo Stefano Torcigliani, che aveva effettuato materialmente l’operazione asportando il rene destro, sanissimo (fuorviato dal referto del radiologo che nella Tac aveva scambiato il lato del rene colpito da tumore), sono indagate altre figure legate all’intervento in sala operatoria. Ma l’inchiesta è solo agli inizi e suscettibile di ulteriori sviluppi, non appena sarà delineato meglio tutto l’iter che ha portato all’incredibile errore. E le rispettive eventuali responsabilità.

Si attendono in proposito le relazioni dei carabinieri del Norm di Lucca e del Nas di Livorno che, in ospedale e nel carcere lucchese di «San Giorgio» (dove Dal Porto era detenuto fino a un mese fa), hanno preso a sommarie informazioni tutti i soggetti in qualche modo coinvolti nella sconcertante vicenda. La Procura ha anche disposto il sequestro di due «sondini» che al «San Luca» erano a disposizione dell’equipe medica per l’ureteroscopia al momento dell’intervento: un «sondino» da 43 centimetri che sarebbe stato usato e un altro da 67 centimetri.

L’urologo aveva infatti spiegato di aver tentato l’ureteroscopia, prima di asportare il rene destro, ma di non aver potuto raggiungere materialmente il punto del tumore con la sonda a disposizione. Un elemento che avrebbe impedito al chirurgo di scoprire che quel rene era in realtà sano.

Sulla vicenda hanno svolto accertamenti a Lucca anche gli ispettori della «task force» ministeriale inviata dal ministro della salute Beatrice Lorenzin che ha ascoltato medici, infermieri, tecnici e dirigenti dell’ospedale «San Luca», effettuando anche un sopralluogo nelle sale operatorie. Quanto al paziente, la situazione resta delicata. Guido Dal Porto dovrà presto essere sottoposto a un nuovo intervento chirurgico per eliminare la parte malata del rene sinistro, colpito da una forma tumorale. Ha deciso di affidarsi all’urologo Massimo Cecchi dell’ospedale Versilia.

«Prima però – commenta Guido Dal Porto – voglio parlarci con calma e fargli tutte le domande che ho in mente. Mi fido di lui, ma sono in una situazione psicologica delicata e voglio capire bene sia i rischi di questa nuova operazione, sia gli scenari futuri. Tra l’altro, ho interpellato la direzione sanitaria per sapere se fossi in lista per un eventuale trapianto di rene, ma mi hanno risposto che per ora non ci sono. Dovrà essere lo stesso dottor Cecchi a inserirmi dopo l’intervento, dicono...».