Quattordicenne picchiato per una 'fidanzatina'. Al vaglio le immagini delle telecamere

Tre i giovani aggressori

Banda in azione (foto repertorio)

Banda in azione (foto repertorio)

Lucca, 20 novembre 2018 - Saranno vagliate dagli inquirenti le immagini di alcune telecamere di video sorveglianza per cercare di risalire agli autori dello sconcertante pestaggio ai danni di un quattordicenne di Porcari avvenuto sabato pomeriggio nella zona di Porta San Pietro. Un gruppo di tre giovani sui 16 anni aveva circondato e picchiato il ragazzino per ‘punirlo’. La sua ‘grave colpa’ sarebbe stata quella di non aver ascoltato il loro invito a lasciare la sua ragazza, della quale si era invaghito uno della baby gang.    Ci sarebbe quasi da ridere di fronte a questi bulletti da tre soldi, se non fossimo purtroppo di fronte a un fatto realmente accaduto e se il malcapitato 14enne non si fosse dovuto rivolgere alle cure dei medici dell’ospedale di Pescia. Per il ragazzo, una serie di accertamenti, tra cui la Tac e una radiografia, che avevano per fortuna escluso lesioni serie. E’ stato dimesso sabato sera dall’ospedale con una prognosi di 7 giorni. Ma la madre, giustamente, ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri.   La donna si è presentata ieri pomeriggio alla caserma dei carabinieri per formalizzare la denuncia e ha fornito alcuni elementi utili alle indagini. Ad aggredire il figlio sarebbero stati tre ragazzi sui sedici anni, due dei quali lo avrebbero preso a calci e pugni mentre l’altro si ‘godeva’ lo spettacolo. Confermato il presunto movente dell’aggressione, ovvero una lite legata a una ragazzina. Le indagini sono in corso da parte dei militari dell’Arma.   Intanto Mauro Mazzoni del sindacato Ugl Lucca esprime «solidarietà nei confronti della famiglia e del giovane aggredito. Il sindacato Ugl è stato sollecitato per scrivere questo articolo, ma anche a titolo personale, da iscritti, simpatizzanti e comuni amici. La loro preoccupazione motivata è che hanno figli e nipoti che vanno a scuola e il sabato è un giorno di divertimento: non deve sfociare in atti di bullismo molto pesante. Per questo noi chiediamo l’intervento del prefetto per riattivare il protocollo strade sicure attuato anni fa tra Prefettura ed Esercito Italiano, che in città ebbe un notevole successo, come deterrente».