Prezzi alle stelle, edilizia ko Cantieri e imprese a rischio

Del Debbio (vicepresidente Ance) lancia l’allarme che fa eco al nazionale “Non sbagliavamo come costruttori quando denunciavamo la situazione“

Migration

“Non sbagliavamo, quindi, quando come costruttori di Ance Toscana Nord denunciavamo la situazione che si stava profilando, e poi si è puntualmente concretizzata, a causa dell’aumento del costo dei materiali, della loro indisponibilità e, infine, del mancato adeguamento dei prezzi al loro valore corrente e non cristallizzato a quello proposto in fase di offerta per l’esecuzione di lavori pubblici“.

Così Oliviero Del Debbio, Vicepresidente di Ance Toscana Nord per la provincia di Lucca, sulla situazione attuale del settore fotografata dall’associazione nazionale dei costruttori –. Oggi anche a livello nazionale abbiamo un riscontro preciso ai nostri timori, e la dimostrazione che il fenomeno è diffuso e pericolosissimo; ne va delle nostre imprese, ma prima ancora del rilancio del Paese che, per un attimo, credevamo di aver afferrato!”. Un’emergenza che, è il caso di dire, è già dentro casa. L’allarme di Ance suona oggi chiaro e forte. ““Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i

prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti”.

Dunque, come per i trasporti, il rischio dietro l’angolo è lo “stop“ anche dei cantieri, proprio in un momento in cui i bonus avevano dato nuovo slancio e nuova linfa vitale. La denuncia è del Presidente Ance, Gabriele Buia, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane. “Da tutti i territori stiamo ricevendo il grido di allarme delle nostre imprese che da Nord a Sud denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”, continua il Presidente dei costruttori.

Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi

insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora“. In pratica è l’elenco di tutti i materiali essenziali in edilizia e per i cantieri.

“A peggiorare ulteriormente le cose – aggiungono i vertici Ance – il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne“. “Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili”, avverte Buia che annuncia di voler chiedere un incontro urgente al Presidente Draghi per salvare il Pnrr.

“E’ chiaro a tutti – sottolinea – che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”, conclude il Presidente dei costruttori. “Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme dei nostri territori non si

può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.