Premio a Franc D’Ambrosio Ha recitato nel Padrino III

Allievo di Malfatti, a lui sarà assegnato il riconoscimento Martinelli

L’appuntamento è martedì alle 16 nell’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca con la tradizionale cerimonia di premiazione dei “Lucchesi che si sono distinti all’estero”. Un premio che esiste dal lontano 1971 per volontà della Camera di Commercio e dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, una tradizione che ogni anno, felicemente, si rinnova.Dodici i premiati, tra questi anche il prestigioso Premio Martinelli quest’anno assegnato a Franc D’Ambrosio.

Nato nel 1962 a New York, D’Ambrosio è conosciuto in tutto il mondo per la sua celebre interpretazione nel musical “Il Fantasma dell’opera” di Andrew Lloyd Webber, ma pochi sanno che deve gran parte della sua formazione al maestro lucchese Lorenzo Malfatti. Una fulgida carriera, la sua, che lo ha portato anche a interpretare interpreta Anthony Vito Corleone, il figlio tenore di Al Pacino ne Il Padrino III. “Anche quest’anno il premio viene assegnato ai conterranei all’estero – ha precisato Ilaria Del Bianco, presidente dell’Associazione Lucchesi nel mondo – che hanno ottenuto grande successo nelle loro carriere, ma anche a coloro che hanno reso la terra di lucchesia orgogliosa dell’impegno e dei risultati conseguiti anche in ambito delle comunità di accoglienza. D’intesa con la Camera di Commercio vorremo anche pensare, per la prossima edizione, ad un rinnovo della formula dell’evento, che è il più significativo del settembre lucchese, che lo renda più attuale e partecipato”. “Un evento che vuole riconoscere - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Valter Tamburini - chi ha fatto del nome di Lucca un motivo di vanto nel mondo, che si sono contraddistinti per la loro voglia di emergere inseguendo i propri sogni, anche di fronte a difficoltà, mantenendo saldi legami con la terra di origine, testimonianza di una dimensione internazionale propria del territorio lucchese, comune anche al territorio di Pisa e Massa. Questo riconoscimento è uno stimolo e una leva economica e culturale alle nuove generazione di emigrati, ma anche alle imprese, agli imprenditori e agli aspiranti imprenditori di tutti i territori“.