Porta la droga in carcere al figlio Mamma condannata

Lei era incensurata e ha avuto la sospensione. Lui ha visto aumentare. la pena che scontava

Portano la droga in carcereal figlio detenuto, approfittando di un colloquio. Traditi dal loro stesso atteggiamento, vengono immediatamente beccati. I due, entrambi di Pietrasanta, sono stati condannati due giorni fa dal gup Antonia Aracri.

I fatti risalgono allo scorso settembre. L’uomo è detenuto al carcere di Lucca, il San Giorgio, per una serie di furti e di reati contro il patrimonio dello Stato. Durante uno dei colloqui madre-figlio, la donna ha insospettito gli agenti di polizia pentitenziaria con il suo comportamento. È stata vista, infatti, mentre con la mano si toccava in maniera insistente la pancia e le parti intime, per poi passare qualcosa al figlio. Quest’ultimo è stato poi perquisito prima di essere riportato in cella ed è stato effettivamente trovato in possesso di oltre 15 grammi di hashish e 0,4 di cocaina. Dalla conseguente analisi dello stupefacente, con tanto di determinazione del principio attivo e quantificazione delle dosi, è emerso che i grammi corrispondevano a circa 84 dosi di hashish. Constatato, quindi, il quantitativo eccedente rispetto all’utilizzo personale, gli è stata contestata la detenzione finalizzata alla cessione, con l’aggravante di aver commesso il reato in carcere. Cessione di stupefacente che è ovviamente anche il capo di imputazione nei confronti della madre. Lui ha ricevuto una pena di 10 mesi e oltre 1.300 euro di multa. La madre, incensurata, ha patteggiato la pena a un anno di reclusione (con la sospensione data la mancanza di precedenti) e 800 euro di multa.