"Più attività significa meno pm10"

Era nato proprio con quella funzione, alternativa alla mobilità su gomma e, di conseguenza, riduzione dell’inquinamento. Lo scalo merci di Capannori-Porcari, al Frizzone, dovrà essere utilizzato di più e potenziato. Su proposta dell’assessore alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli la giunta ha dato il via libera allo schema di un protocollo di intesa che va in questa direzione e coinvolge oltre la Regione, la rete ferroviaria italiana, la Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest, la provincia di Lucca e i Comuni di Capannori e Porcari. "Vogliamo implementare l’attività dello scalo merci ferroviario del Frizzone – ha dichiarato l’assessore Baccelli - per andare verso l’obiettivo dell’aumento del traffico merci su rotaia che consentirebbe una diminuzione delle emissioni di pm10, almeno quelle provocate dalla circolazione dei mezzi di trasporto. Lo schema di questo protocollo è un passo in avanti - ha aggiunto Baccelli- e un impegno in questa direzione. È anche il risultato di una sinergia e di un obiettivo condiviso con i Comuni, la Provincia, Rfi e la Camera di Commercio". Il protocollo prevede lo sviluppo di azioni coordinate fra i soggetti firmatari orientate al potenziamento dei traffici intermodali nello scalo merci gestito da Rfi e attualmente costituito da tre binari a terra non elettrificati che hanno funzione di presaconsegna dei convogli e cinque binari operativi su cui si svolgono le attività di caricoscarico.

La Regione ha affidato alla società Lucense Scarl di Lucca la redazione di uno studio proprio finalizzato alla stima dei benefici. Da parte sua Rfi metterà a disposizione uno studio di pre fattibilità già prodotto sul potenziamento infrastrutturale dello scalo. Compito della Provincia e dei Comuni sarà predisporre gli atti di competenza per la realizzazione degli interventi più veloce possibile.

M.S.