Piove, il terminal bus diventa una piscina

Ancora disagi tra i pendolari. Marcucci: "Sulle pensiline. ci tirano bottiglie e lattine. Faremo più manutenzione"

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di Daniele Masseglia

Una cosa alla volta, recita il detto. Le cento plafoniere cambiate poche settimane fa dal Comune hanno restituito una dignitosa e più sicura illuminazione al terminal bus come non si vedeva da tempo. Fatto trenta, però, cittadini e attività chiedono si faccia trentuno perché anche venerdì, per l’ennesima volta, le forti piogge si sono tradotte in abbondanti “cascate“ d’acqua dalle pensiline, inzuppando i pendolari in attesa del pullman (numerosi gli studenti) e rendendo scivolosi i marciapiedi.

Partiamo allora dal finale: essendo 700 metri quadri di coperture troppo onerosi, al momento l’unico impegno che si prende il Comune è intensificare la manutenzione. "Un plauso al Comune per le nuovi luci a led – dice Edoardo Masiello, titolare del ’Terminal bar’ – come chiedevo da 16 anni. Spero sia l’inizio di un’operazione di miglioramento di tutta la struttura: aver tolto i brutti e pericolosi cavi penzoloni restituendo un’ottima illuminazione è un buon lavoro. Ma le tettoie hanno più di 30 anni, lo scarico dell’acqua è stretto e bastano due foglie per intasare tutto: vanno sistemate per impedire che l’acqua ci passi. Si spendono tanti soldi per il Museo Mitoraj ma questo è l’ingresso della città per chi viene da fuori, e non solo". A svelare l’arcano ci ha pensato ieri mattina la ditta incaricata dal Comune per le pulizie post-maltempo. "Gli operai – spiega l’assessore ai lavori pubblici Matteo Marcucci – sopra le pensiline hanno trovato di tutto, dalle sigarette fino a bottiglie e lattine, probabilmente tirate dal parcheggio sterrato in alto. A parte questi comportamenti incommentabili, il problema c’è ed è inutile negarlo anche se venerdì ha piovuto tantissimo in poco tempo, pure di traverso a causa del forte vento. Le pensiline non sono funzionali perché hanno la spiovenza verso l’interno anziché l’esterno come i tetti delle case. Così si crea un imbuto e gli scrosci d’acqua si riversano sui marciapiedi. La canala è all’interno delle colonne e pertanto non possiamo aumentare la sua portata: andrebbero fatte nuove pensiline, ma 700 metri quadri di copertura sono impegnativi e costosi. Faremo una manutenzione più costante per scongiurare questi disagi".