‘Pinelli’, il sogno diventa realtà. Apre il secondo punto vendita

Sorgerà a Lunata e sarà gestito dalla figlia di Ademaro Cordoni

Ademaro Cordoni all’interno della pasticceria ‘Pinelli’ in via Beccheria

Ademaro Cordoni all’interno della pasticceria ‘Pinelli’ in via Beccheria

Lucca, 13 settembre 2018 - Pinelli si fa in due. Raddoppia. Un «colpo di scena» da maestro (della pasticceria). Non più solo la sede centrale di via Beccheria, aperta più di ottanta anni fa, ma anche un nuovo ampio punto vendita in periferia, in via Pesciatina a Lunata, proprio di fronte all’Oviesse. Tra circa tre settimane il taglio del nastro, intanto la vetrina su cui già campeggia lo storico marchio sta suscitando grande curiosità. «Si è così – confessa Helen Cordoni, figlia di Ademaro e Lorenzina che gestiscono da oltre quarant’anni l’attività nel centro storico–. Da sempre ho questo piccolo grande sogno, di aprire una pasticceria Pinelli anche in periferia. Alla fine è capitata l’occasione ad hoc, il fondo perfetto, il parcheggio di fronte, e anche un’ampia sala eventi che ci consentirà di svolgere anche in casa il servizio catering». Una rivoluzione per chi, praticamente ogni lucchese, è abituato a pensare al Pinelli come il più goloso corridoio incastonato tra i muri della città, da generazioni.

«La sede storica resterà il cuore e l’anima del progetto, semplicemente proveremo a duplicare la stessa formula senza niente in più: non faremo pranzi, nè aperitivi. Solo pasticceria e catering». Le buone, anzi ghiotte notizie non sono finite qua. Pinelli sta cercando personale per il nuovo punto vendita che porterà lo stesso nome di quello di città. «Stiamo cercando due persone da integrare nel nostro staff a Lunata – fa sapere la titolare –. Ho messo l’annuncio in vista nel locale in via Beccheria, ma lo sottolineo: ho bisogno di persone che hanno alle spalle esperienza nel settore, è un punto essenziale». Il conto alla rovescia verso l’inaugurazione è iniziato. «C’è molto da fare ancora, per questo non voglio sbilanciarmi sulla data precisa dell’inaugurazione ma credo che nell’arco delle prossime tre settimane ce la dovremmo fare. Stiamo finendo di allestire il locale».

E gli arredi? «Non potrebbero essere gli stessi del Pinelli del centro storico, ma abbiamo dato spazio a un gusto classico, che ben si sintonizza con chi siamo da sempre». Nè più nè meno, appunto. Ma in realtà c’è molto di più. Un «Pinelli» in periferia è un valore aggiunto, e anche una nuova strategia? «Semplicemente abbiamo diversi clienti che fanno fatica a venire in centro storico, ce lo confessano loro stessi, e che per questo magari capitano in negozio soltanto nel fine settimana. In qualche modo l’idea ce l’hanno suggerita loro, e tutto, dopo, è stato la cosa più naturale del mondo».

L.S.