Piazzale Verdi, piove negli uffici

Sbagliata la pendenza dopo l’asfaltatura dell’area. L’acqua piovane finisce nelle sale dell’accoglienza

Piazzale verdi

Piazzale verdi

Lucca, 19 gennaio 2020 - ”C’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”, cantava l’indimenticabile Lucio Dalla in «L’anno che verrà». E i sacchetti di sabbia, a Lucca non a Venezia, vengono messi alla porta. Non a una porta qualsiasi, ma davanti la porta di ingresso dell’accoglienza turistica di piazzale Verdi. 

L’asfaltatura, realizzata da pochissimo tempo e costata 435mila euro per tutta l’area, compreso il tratto che circonda uno degli edifici simbolo delle incognite cittadine, ovvero la ex Cavallerizza, fa acqua. O meglio: indirizza l’acqua piovana, evidentemente per una erronea pendenza, proprio verso gli uffici destinati a dare informazioni ai turisti. E ai dipendenti della ex Itinera, ora confluita in Metro, non è rimasto altro che far mettere sacchetti per impedire che l’acqua raggiungesse l’interno della storica porta ora adibita a uffici. 

Semplicemente imbarazzante, visto il costo e i tempi di realizzazione con lotti di lavori che si sono succeduti nel corso degli anni, per quello che dovrebbe essere, come annunciato più volte dall’amministrazione Tambellini, «un salotto» e che invece, al netto di alcuni evidenti migliorie, continua a rimanere problematico. 

L’area, infatti, nonostante il divieto di sosta e i paletti (due dei quali però rimossi) che dovrebbero impedire l’accesso, lasciando il piazzale, con la sua bellezza, libero dalle auto, continua a essere un vero e proprio parcheggio abusivo. Dove decine di automobilisti ogni giorno lasciano, senza preoccuparsene troppo, le macchine in sosta per lunghi periodi. Un parcheggio gratuito a due passi da via San Paolino, a cui ricorrono non solo i genitori dei ragazzi che frequentano la vicina scuola e che, al netto di occasionali multe, risulta estremamente pratico. Di fatto, a quasi tutte le ore del giorno è possibile scorgere auto non autorizzate, molto spesso anche abbandonate fuori dall’area, in prossimità della curva che unisce l’area con piazzale Verdi. Reiterate soste vietate che più di una volta hanno provocato problemi ai mezzi di trasporto pubblico che non trovano spazio sufficiente per affrontare la curva creando ingorghi. Il tutto, ironia del destino, a poco più di cinquanta metri dal comando dei Vigili urbani di piazzale San Donato.