Piazza Statuto, rabbia dei comitati "Gli alberi sono destinati a morire"

Flash mob e tanti striscioni per contestare il cantiere "Chi pagherà i danni causati da colate di asfalto e cemento?"

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"E’ nostro dovere difendere gli alberi!". Preceduto da tanti striscioni appesi lungo il cantiere di piazza Statuto, il messaggio del comitato “Le voci degli alberi“ ha dato il via al flash mob promosso ieri mattina. Fulcro della mobilitazione l’area davanti alla cornice di Nall (nella foto) con una rappresentazione artistica organizzata da “Extinction rebellion“: in terra la sagoma di un albero, via via tagliato con una motosega, fino al cittadino sdraiato al suo interno. "In piazza Statuto – dicono gli ambientalisti – c’è un cantiere che dura da 14 mesi solo per rifare i marciapiedi. La stabilità degli alberi è compromessa da stabilizzato e asfalto che rischiano di soffocare le radici dei tigli, tra l’altro tagliate. Significa condannare a morte gli alberi, e questo vale anche per le palme appena messe in piazza XXIV Maggio a Tonfano. Chi pagherà per i danni permanenti legati a queste scelte? Perché il Comune ha respinto il piano partecipativo finanziato dalla Regione e non ha riconosciuto la monumentalità dei tigli appoggiata da oltre 13mila firme?".

d.m.