Anziano aggredito alla Pia Casa

L’ottantenne è stato sbattuto a terra e minacciato con un cacciavite

L’uomo picchiato e minacciato è un ospite di 80 anni (Archivio)

L’uomo picchiato e minacciato è un ospite di 80 anni (Archivio)

Lucca, 7 giugno 2019 - Scaraventato a terra e con un cacciavite puntato alla gola. Non una rissa tra giovani bulli in un dimenticato angolo della città ma l’agghiacciante episodio, avvenuto domenica sera, che ha visto vittima un signore di 80 anni e come ‘location’ la Pia Casa, ricovero comunale per anziani in pieno centro storico. Secondo le ricostruzioni l’aggressore sarebbe a sua volta ospite della casa di riposo, e a dare benzina all’innesco sarebbe stata una buona dose di alcol. L’uomo, in preda a una evidente sbornia, si sarebbe scagliato contro l’anziano pretendendo denaro che, secondo lui, gli sarebbe stato sottratto per darlo a sua volta a un altro ospite della struttura. Ricostruzione piuttosto rocambolesca e che la vittima ha rigettato in toto, anche sul momento, inutilmente. Il povero 80enne, perfettamente lucido, nonostante i vani tentativi di placare le ire del ‘coiquilino’ sarebbe stato preso e sbattuto violentemente a terra.

Non ancora appagato, il suo aggressore gli avrebbe minacciosamente puntato un cacciavite alla gola. Per fortuna, con una rapida mossa l’anziano è riuscito a divincolarsi da quella morsa e a raggiungere la zona del chiostro, mettendosi in salvo. Momenti surreali, se oltretutto proiettati, come è successo, all’interno di una casa di riposo che dovrebbe essere struttura di ricovero ‘protetta’ per gli anziani. Sul posto è giunta anche una pattuglia della polizia che ha verbalizzato l’accaduto, mentre l’80enne veniva medicato nell’infermieria della Pia Casa per le ferite riportate a seguito della colluttazione. Da sottolineare che l’episodio non è un fulmine a ciel sereno. L’aggressore sarebbe noto, anche al personale, per le sue frequenti intemperanze. Non c’è (almeno non ancora) una denuncia formale perchè il malcapitato teme ritorsioni, ma c’è una lettera inviata agli uffici preposti del Comune, in cui si descrive ogni dettaglio dell’accaduto e si sollecitano soluzioni. L’hanno sottoscritta alcuni amici della vittima, fortemente scossi.

«Come sindacati Cgil, Cisl e Uil avevamo lanciato un appello tempo fa proprio in ordine alla situazione della Pia Casa dove erano avvenuti inquietanti episodi di vandalismo – dice Pietro Casciani, referente Uil Fpl (nella foto a destra) – Siamo stati anche messi al corrente dell’aggressione di domenica scorsa ad opera di una persona già nota. Non è possibile andare avanti in questo modo. Se ci sono, come pare, dei personaggi che non sono adatti a vivere all’interno di una Rsa ma più opportunamente, per la sicurezza di loro stessi e degli altri, devono essere trasferiti in altre strutture, qualcuno si deve prendere la briga di farlo. La sicurezza all’interno di una casa di riposo per anziani non può essere un optional. Gli ospiti non devono rappresentare un pericolo per altri ospiti e neanche per il personale interno, inoltre è necessario selezionare gli ingressi con controlli nella zona di accesso».

Laura Sartini