Patteggia per le rapine in farmacia

Pena di un anno e due mesi per il 47enne che prese di mira, nello stesso giorno, la Giannini e la Lunardi

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Ha scelto di patteggiare il 47enne domiciliato ad Altopascio che il 29 settembre 2021 tentò di rapinare due farmacie nel giro di quindici minuti, riuscendoci in parte solo nel secondo caso. I due punti vendita presi di mira furono la farmacia Giannini, di Lunata, e la farmacia Lunardi a San Cassiano. Il rapinatore entrò nella prima, quella a Capannori, con il volto coperto dalla mascherina e il cappuccio della felpa in testa. Stando alle testimonianze dei dipendenti della farmacia, l’uomo aveva in mano un oggetto che a prima vista sembrò acuminato, con il quale minacciò appunto la farmacista intimandole di dargli l’incasso. In realtà, dalle indagini è poi emersa la possibilità che non si trattasse di un coltello. Per strada, lungo il tragitto fatto dallo stesso durante la fuga, i carabinieri trovarono un pennello. È possibile quindi che il 47enne nascondesse quello in mano, dalla parte del manico, con lo scopo di farlo sembrare un’arma. Ad ogni modo il primo tentativo non andò a buon fine. La farmacista riuscì a farlo desistere dicendogli semplicemente di non poter aprire la cassa automatizzata e l’uomo ci rinunciò subito.

Fuggito a piedi si diresse a San Cassiano. Qui, dopo circa quindici minuti dal primo tentativo, ci riprovò con la farmacia Lunardi. Stessa dinamica.

Anche qui a volto coperto e con in mano il solito oggetto. In questo caso il dipendente della farmacia cedette alle minacce consegnandogli l’incasso, pari a circa 450 euro. L’uomo non fece in tempo a scappare, però, che venne inseguito e raggiunto dal titolare, al quale gli restituì la refurtiva. Le ricerche dei carabinieri erano nel frattempo già partite, avviate in seguito al primo colpo. Il 47enne venne individuato dopo qualche ora, tramite i filmati delle telecamere della zona. Fu intercettato mentre era a pranzo, con un amico, in un ristorante in zona Carignano. L’arrivo dei militari gli fecero probabilmente andare il boccone di traverso, ma una volta in caserma confessò subito. Da qui la scelta di patteggiare, di fronte al gup Alessandro Trinci pochi giorni fa, la pena di un anno e due mesi.

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