Il parroco di Segromigno è positivo. In quarantena anche le suore

La prima a risultare contagiata da un test a campione era proprio una suora della Casa Madre S.Gemma. Don Damiano Pacini: "Ho partecipato a due incontri conviviali, mi sento in colpa per i disagi provocati"

Operazioni di pulizia dopo una messa, la parrocchia di don Pacini conta circa 9mila anime

Operazioni di pulizia dopo una messa, la parrocchia di don Pacini conta circa 9mila anime

Lucca, 30 ottobre 2020 - Don Damiano Pacini, parroco della Comunità Santa Gemma di Segromigno, ha vissuto e sta vivendo l’emergenza Covid da ogni drammatica angolatura. Nei momenti più bui è stato lui a officiare i funerali delle vittime del virus di questa zona, in assoluto la più colpita anche in conseguenza dell’ormai famosa cena, e ora, per una sorta di perfido effetto boomerang a scoppio ritardato, il virus lo ha messo nel mirino.

“E’ vero, sono positivo al Covid da lunedì scorso, e oggi è il primo giorno senza febbre – dice –. Sto abbastanza bene ma certo è veramente strano trovarsi ora dall’altra parte della barricata. Tutto è iniziato quando una suora del convento Santa Gemma, da un test eseguito a campione, è risultata positiva. Anche altre manifestavano sintomi, ora sono sotto screening con il convento chiuso, in quarantena e in attesa dell’esito dei tamponi. A quel punto, visto che, c’erano state occasioni di messe comuni, ho fatto il tampone. E lunedì è risultato positivo. Nel pomeriggio ho cominciato a accusare i classici sintomi, molti simili a quelli dell’influenza“. A quel punto Don Damiano ha seguito il protocollo allertando i contatti stretti delle ultime 48 ore. E tra questi gli invitati a una cena e a un pranzo. “Ovviamente si sono svolte anche alcune messe ma tutte nel pieno rispetto delle restrizioni, con distanze e areazione – dice –. Però purtroppo, ci sono stati un paio di incontri conviviali e adesso mi sento in colpa di aver provocato tanti problemi alle famiglie che ora si trovano costrette a stare in quarantena. So che oggettivamente non posso rimproverarmi niente, ho sempre avuto un comportamento corretto. Ma mi dispiace immensamente, e me ne scuso, essere fonte di problemi e complicazioni anche nei rispettivi luoghi di lavoro“.

Lo choc prima, la profonda amarezza poi. Don Damino Pacini, 48 anni, sovrintende una comunità vasta, circa 9mila abitanti delle frazioni di Segromigno in Monte, Segromigno in Piano, San Colomano, Camigliano, Tofori. S.Andrea in Caprile e San Pietro a Marcigliano.

“Avevamo in programma le cresime dei ragazzi a novembre, abbiamo rimandato a data da destinarsi – dice – . Nel frattempo ho ricevuto tanti auguri di pronta guarigione dai parrocchiani, anche i bambini mi hanno inviato messaggi e video, cose che ti scaldano il cuore. Vorrei ringraziarli e dire a tutti, a chi è malato e chi è in quarantena, che la comunità c’è e che non saranno mai abbandonati“. I contagi, intanto, procedono con l’effetto moltiplicatore: ieri 99 casi (78 Lucca, 21 in Valle) e altri 73 in Versilia. Due decessi, di cui avevamo già dato notizia. Si tratta di Jean Claude Recordon, 86 anni di Coreglia, e Luana Guidotti, 82 anni di Capannori. Anche nelle scuole, tra i più piccoli, il virus non molla la presa: un positivo alla materna di Castiglione (classe in quarantena) e anche all’infanzia di S.Filippo-Arancio.