Pardini nuovo sindaco di Lucca Il centrodestra torna al governo

Ribaltato il verdetto del primo turno: Raspini e il centrosinistra sconfitto per 685 voti di differenza

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Una vittoria sul filo di lana, una differenza di 685 voti, pari ad appena due punti percentuali (51% a 49%) consente a Mario Pardini di essere il nuovo sindaco di Lucca. Il risultato finale arriva solo a tarda notte, in pratica si è dovuto attendere fino quasi all’ultimo seggio scrutinato per essere certi della vittoria del candidato del centrodestra.

Un segno evidente di come in realtà – e lo stesso Pardini lo ha ammesso a botta calda – è stata la "vittoria di un incollatura". Ma oggi i risultati sono già in archivio e la città inizia il suo nuovo corso con un centrodestra allargato che torna dopo dieci anni di centrosinistra targata Tambellini al governo della città: oltre ai partiti tradizionali, infatti, fanno il loro ingresso in consiglio comunale due delle tre forze che hanno sostenuto Fabio Barsanti al primo turno: Difendere Lucca e Centrodestra per Lucca; oltre ad Elvio Cecchini che, come Barsanti, con Pardini si era apparentato.

Grande ovviamente la soddisfazione di tutto il centrodestra e altrettanto profonda la delusione nel centrosinistra che, visti i risultati del primo turno, aveva sperato che i lucchesi scegliessero la continuità. Invece, no. Il margine di vantaggio di quasi tremila voti di Raspini al primo turno – e che sembrava forse rassicurante – non è bastato. Ha vinto quella voglia di cambiamento invocata da da Pardini a tutti i suoi alleati.

Non sono serviti neanchi gli appelli – inziati subito dopo il primo turno – da parte del centrosinistra a "fermare l’avanzate delle destre". Perché i cinque anni in consiglio comunale e l’esperienza maturata sul campo hanno consentito a fabio Barsanti di fare quel salto di qualità che ha di fatto permesso di spiccare il volo a tutto lo schieramento di centrodestra. A conti fatti, sono stati i voti dei candidati apparentati con Pardini a fare la differenza.

Se al primo turno di quindici giorni fa, Raspini aveva raccolto 15.244 voti (42,7%) e Pardini 12.278 (34,4). Ieri le proporzioni erano invertite.

A fare la differenza sono quindi stati i 3382 (9,5%) voti di Fabio Barsanti e i 1.058 (3%) di Elvio Cecchini, con i quali Pardini aveva suggellato l’apparentamento. In qualche modo hanno inciso anche i 1.497 (4,2%) di Andrea Colombini e 1.305 (3,7) di Alberto Veronesi che avevano detto di appoggiare Pardini, sebbene nel caso di Veronesi i partiti del terzo polo (Azione, Italia Viva e +Europa) avessero dato l’appoggio a Raspini.

Mentre Aldo Gottardo (975 - 2,7%) aveva invitato i suoi ad andare al mare (cosa che gli stesso ha fatto ieri postando anche una foto su facebook) confermando, quindi, che l’idea di una città spaventata dall’avanzata della destra non era e non è stata sufficente a ribaltare la voglia di cambiamento emersa dalle urne.

Francesco Meucci