Parcheggio piazza Santa Maria. L’opposizione chiede consiglio comunale aperto

Dopo il flash mob di alcune forze di opposizione, ecco la richiesta di tutto il centrosinistra di un pubblico dibattito sul ventilato, e contestato da più parti, maxi-progetto.

Parcheggio piazza Santa Maria. L’opposizione chiede consiglio comunale aperto

Parcheggio piazza Santa Maria. L’opposizione chiede consiglio comunale aperto

Dopo il flash mob di alcune forze di opposizione, ecco la richiesta di un consiglio comunale straordinario in forma aperta sull’ipotesi di parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria: ora tutto il centrosinistra chiede un pubblico dibattito sul ventilato, e contestato da più parti, progetto Nella giornata di ieri, i consiglieri del centrosinistra (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica - Volt - Lucca è popolare, LibDem) hanno formalizzato la richiesta di un consiglio comunale straordinario in forma aperta a cui tutti i cittadini interessati potranno partecipare per conoscere i necessari approfondimenti sulla mobilità lucchese.

"La città – si legge in una nota – merita di comprendere fino in fondo tutti gli aspetti relativi alla realizzazione del parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria. Come già noto nel piano triennale 2024-2026 è prevista la realizzazione di fronte a Porta Santa Maria di un nuovo parcheggio interrato ad opera di Metro srl con fondi propri della società: un’opera faraonica che prevede 90 mila euro a carico del Comune per la progettazione preliminare e un cantiere da 25 milioni di euro che creerà inevitabili disagi per molti anni. I lavori saranno finanziati con un mutuo a 30 anni, contratto direttamente da Metro, che, basandosi sui tassi d’interesse attuali, arriverebbe a pesare sulla città per 40 milioni di euro". Secondo le forze di opposizione, siamo di fronte a un fardello parecchio ingombrante per Metro che peraltro contribuisce alle spese comunali con 2 milioni di euro con la gestione dei parcheggi.

"L’operazione finanziaria – si legge nella nota – appesantisce - e di molto - il bilancio dell’azienda e prevede ritorni incerti. Incertezza che, è evidente, andrebbe a ricadere, come un macabro effetto domino, sul bilancio comunale e sui settori sui quali l’amministrazione è particolarmente esposta, come il sociale o l’istruzione. La preoccupazionenasce anche da svariate evidenze inconfutabili: le possibili complicazioni idrogeologiche, ad esempio, ma anche le lungaggini dei tempi di realizzazione che andrebbero a creare disagi in una zona dove il traffico è già di per sé delicato. Il tutto per un aumento della possibilità di sosta relativo, trattandosi di soli 250 posti in più". Come alternativa, il centrosinistra ripropone l’potesi dell’area Gaddi. "A breve distanza sarebbe possibile realizzare un parcheggio a Borgo Giannotti, nell’area dell’ex Gaddi – conclude la nota – per la quale la proprietà ha già dimostrato interesse e disponibilità. E sempre a proposito di stalli in più e di scelte che lasciano perplessi, non si hanno più notizie del nuovo terminal bus da aprire alla stazione ferroviaria. L’intervento è strategicamente rilevante poiché potrebbe liberare buona parte di piazzale Verdi per disegnare nuovi stalli blu e gialli".