Panzer Sgarbi sul museo chiuso E vuole i Bronzi trasferiti a Roma

ll critico in tour da Tonfano a Lucca si scatena per l’impossibilità di visitare la mostra a Villa Guinigi, si candida ministro dei Beni culturali e lancia un grande show mediatico alla cerimonia con Giovannetti

Migration

di Beppe Nelli

Dove passa Vittorio Sgarbi i musei tremano e l’acqua ribolle. Il critico d’arte in una due giorni di cultura e politica a Viareggio, Marina di Pietrasanta e Lucca ha scatenato polemiche inimmaginabili alla vigilia di Ferragosto: scatenato contro il Museo Guinigi chiuso nel capoluogo, provocatore nel chiedere il trasferimento dei Bronzi di Riace dalla Calabria a Roma – questo l’ha detto durante l’immersione delle copie al pontile di Tonfano ieri mattina– e incontenibile al dibattito di sabato sera agli incontri del Principe di Piemonte in piazza Maria Luisa.

A Viareggio Sgarbi ha annunciato che si candida col centrodestra ma non tra i moderati, magari nel suo gruppo chiamato Rinascimento: "E nessuno sarebbe più adatto di me come ministro dei Beni culturali, mentre vedo bene Berlusconi quale presidente del Senato". I mortaretti scoppiettavano ancora quando ieri mattina, al Pontile di Tonfano, il grande storico dell’arte è arrivato come padrino alla cerimonia di immersione in mare dei Bronzi greci nel cinquantennale (cade domani) del recupero delle meravigliose statue dallo Ionio calabrese. Era ospite del primo cittadino pietrasantino Alberto Giovannetti, che ha parlato di "omaggio al sindaco di Riace: spero che questo possa segnare l’inizio di una solida amicizia fra le nostre comunità". Ma il Vittorio nazionale ha alzato il cartellino rosso: "Come Venere nasce dal mare, anche i Bronzi di Riace sono venuti dal mare nella loro giovinezza senza tempo, e sempre il mare ce li ha fatti conoscere, ma solo in epoca recente. Ho sempre trovato sbagliato che le due opere restino ‘sigillate’ a Reggio Calabria: dovrebbero stare a Roma, in un grande museo nazionale ed essere mostrate, ogni 3 o 4 anni, nei grandi luoghi espositivi del mondo. Questa ‘gelosia’, per me, è senza senso: il fatto che la Fonderia Del Chiaro di Pietrasanta abbia realizzato le duplicazioni e che Pietrasanta abbia accolto l’idea di esporle qui, è segnale di vendetta per quello che i Bronzi meriterebbero, cioè essere mostrati a più persone possibili".

Dalla Punta dello Stivale sono attese nuove durissime reazioni contro l’operazione un po’ in stile Las Vegas dei Bronzi pietrasantini. Senza voler contestare le preziose idee di Sgarbi, il Museo archeologico nazionale di Reggio ha un’importanza mondiale, e le statue sono conservate in un ambiente antisismico con protezione igro-atmosferica totale: strumenti che altri musei si sognano, in un’epoca in cui chi viaggia per cultura lo può fare facilmente.

In giornata Sgarbi, che è anche sindaco di Sutri, s’è spostato a Lucca e ha sparato la terza selva di schrapnel su politici e operatori culturali: "E’ intollerabile che il 14 agosto, in pieno periodo di turismo d’arte, un grande museo come Villa Guinigi a Lucca risulti chiuso mentre è in corso la mostra del grande scultore lucchese Matteo Civitali, scoperto dal giovane studioso Valentino Anselmi. Il direttore Stefano Casciu era disponibile. Ma ho appreso che non era possibile visitare la mostra per un contenzioso con i custodi: inaccettabile. Mentre il museo dell’Acropoli di Atene è aperto di notte come la Basilica palladiana di Vicenza, a mezzogiorno il museo di Lucca è chiuso. Il nuovo governo dovrà affrontare anche questa inaccettabile paralisi dello Stato rispetto al godimento e alla conoscenza delle opere d’arte". E, venenum in cauda, Sgarbi se l’è presa anche "con la chiusura di Villa Paolina a Viareggio, e della Casa museo di Puccini a Lucca, quando la Regione annuncia musei aperti a Ferragosto". Se i Bronzi sapessero nuotare tornerebbero a casa, altro che Roma.