Orario "ristretto", dietrofront del sindaco

Congelata la proposta di aprire gli uffici solo 5 giorni per risparmio energetico. I sindacati: "Lavoratori lasciati nell’incertezza"

Migration

Dietrofront dell’amministrazione comunale sulla riduzione dei giorni di lavoro del personale per garantire un risparmio energetico. E così il piano di razionalizzazione che sarebbe dovuto partire il 5 dicembre "è al momento in stand by" come specifica il vice sindaco Andrea Mazzoni. Ma le rsu insorgono: "assurdo mettere i lavoratori nell’incertezza". La questione ha inizio il 7 novembre quando il sindaco ha comunicato ai sindacati la volontà di modificare l’articolazione dell’orario di lavoro dei dipendenti da 6 giorni settimanali a 5 giorni con due rientri pomeridiani e conseguente riduzione dell’orario di servizio (il sabato a casa) per un risparmio energetico e la razionalizzazione delle risorse, stante la crisi economica e sociale in essere. L’assemblea dei dipendenti ha così successivamente approvato tale scelta. Poi due giorni fa l’amministrazione ha riconvocato le rsu per fare dietrofront. "La prossima settimana prenderemo la decisione definitiva – anticipa il vice Mazzoni – perchè non abbiamo ancora certezza se chiudere il municipio il sabato possa assicurare un risparmio alla luce dei due pomeriggi di rientro in più. Abbiamo illustrato ai sindacati che sarebbe assurdo non arrivare ad un risparmio rilevante e creare un disservizio. Intanto abbiamo modificato l’orario di riscaldamento in tutti gli edifici pubblici comprese palestre e Palasport e spento l’illuminazione la sera di Palazzo Quartieri, municipio e Fortino oltre ad aver vietato l’uso per i dipendenti comunali di stufette".

Poco convinta Paola Freschi (nella foto) della segretaria funzione pubblica Cgil Lucca. "Ad oggi i dipendenti non hanno una comunicazione scritta sul loro orario di lavoro – premette – noi con senso di responsabilità nell’ottica del risparmio, abbiamo portato la proposta dell’amministrazione in assemblea e i lavoratori, obtorto collo, hanno approvato il lavoro su 5 giorni fino a maggio anche se per alcuni di loro comportava un disagio. Quando abbiamo trovato un accordo, ci arriva la comunicazione del segretario generale che dice che si torna sulla scelta dei 6 giorni. E poi il sindaco ci convoca dicendo che non è più nemmeno sicuro che ci sia un effetivo risparmio".

Francesca Navari