Oliveto didattico: ok della giunta al progetto nel terreno di Pozzi

In via Martiri di Sant’Anna lo spazio gestito da Slow Food per scuole, cittadini e turisti. L’anteprima al Salone del Gusto di Torino

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Debutta al Salone del gusto di Torino l’oliveto didattico che nascerà a Pozzi, per far conoscere e tramandare la coltivazione dell’olivo e la trasformazione dei suoi frutti in olio. La giunta Alessandrini ha approvato il progetto per la realizzazione di un oliveto didattico che verrà realizzato in via Martiri di Sant’Anna, in un’area di proprietà del Comune. Il progetto parte da una proposta avanzata dalla condotta Slow Food Terre Medicee e Apuane che ha al suo interno il presidio dell’olivo quercetano, impegnato a proteggere e promuovere questa varietà autoctona del territorio. L’obiettivo è proprio quello di trasmettere alle giovani generazioni tradizioni, conoscenze e saperi antichi, mantenendo viva una tipicità della zona, anche dal punto di vista paesaggistico. "Una bella idea che abbiamo subito accolto con grande interesse – commenta il vice sindaco Adamo Bernardi (nella foto) – si tratta di un’area di proprietà comunale nella quale installeremo anche panchine per migliorare la fruibilità dello spazio a vantaggio di quanti, con questo progetto, potranno trovare un bell’oliveto con utili informazioni". L’oliveto didattico, affidato in gestione a Slow Food Terre Medicee e Apuane che provvederà sia a curare le piante sia a installare la necessaria cartellonistica, sarà dunque aperto alle scuole ma anche ai cittadini: entrando si potranno conoscere l’origine dell’olivo e la sua diffusione nel Mediterraneo, la storia dell’olivicoltura in Versilia dall’età romana a quella odierna, sino alle tecniche di coltivazione e al ciclo produttivo. "Sono veramente felice che questa amministrazione comunale abbia accolto il nostro progetto - commenta Cristina Pellizzari, portavoce del Presidio dell’olivo quercetano – quell’area si trasformerà in qualcosa di più di uno spazio a verde pubblico e anche i turisti potranno conoscere un aspetto peculiare della nostra zona".