Appuntamento domenica 5 febbraio alle 16.30 al Teatro Colombo di Valdottavo con “Nuda Radice“, il concerto per trio e live electronics che presenta Marco Fagioli. Il Marcus Bostik Group è composto da Marco Fagioli: contrabbasso, electric bass, tuba, trombone e flicorno; Francesco Massagli: pianoforte e tastiera; Pierluigi Foschi: drum; Massimo Magrini: live electronics. È un viaggio all’interno dell’autore che scava fino alle radici della propria formazione artistica a partire dalle prime esperienze adolescenziali quando si avvicinò alla musica jazz, grazie a Franco Bertini, che gli ha aprì un mondo inesplorato. E scavando è arrivato alle radici ottocentesche della propria famiglia. Sua nonna Ida, ancora bambina, rientra in Italia dall’America nel 1909 con la famiglia emigrata alla fine ’800. Iinsieme ad altre famiglie di emigranti di ritorno del paese di Valdottavo furono i promotori e i finanziatori della costruzione del nuovo teatro che fu chiamato Colombo in virtù della comune esperienza migratoria nel nuovo mondo. Nonna Ida diventò la pianista stabile della compagnia Filarmonica-Drammatica (compagnia teatrale musicale del paese dal 1883). Il concerto “Nuda Radice“ parte da questa “radice” e presenta brani inediti originali di Marco Fagioli e rielaborazioni di brani di Franco Bertini che hanno tracciato la vita musicale di Marco e sono ancora fonte di ispirazione delle proprie composizioni. Ma il concerto è più propriamente uno spettacolo che utilizza come strumento narrativo un baule pieno di strumenti musicali che estratti uno alla volta costituisco per l’autore l’occasione per raccontare in musica il passato degli italiani migranti nelle Americhe tra i due secoli scorsi con musiche originali. Il baule è l’oggetto di “partenza”. La locandina dello spettacolo è un’ulteriore testimonianza dell’esperienza migratoria: prende in prestito un’immagine della Navigazione Generale Italiana. Nello specifico si tratta di un bollo chiudilettera che aveva uno scopo commerciale e pubblicizzava solo la prima classe che consisteva sempre in appena un decimo dell’intera capienza delle navi da crociera (20002500 passeggeri) rappresentando la terza classe l’obiettivo commerciale primario.