"A 90 anni sono guarita dal Coronavirus "

Ornella Vitali, ex insegnante di scuola superiore ed ex assessore, dopo un mese travagliato torna a casa. Venerdì scorso era il suo compleanno

Ornella Vitali insieme al cane Pepe

Ornella Vitali insieme al cane Pepe

Lucca, 26 novembre 2020 - La grinta è stata una delle sue caratteristiche distintive e che probabilmente, se vogliamo, l’ha accompagnata anche nell’affrontare - e soprattutto nel superare - la malattia causata dal Covid-19. Non solo. Lei, ha perfino festeggiato (beh, se si può dire festeggiare, diciamo più che altro che ha tagliato il traguardo) dei 90 anni da “reclusa“ nel letto delle cure intermedie al Campo di Marte. Ma alla fine ce l’ha fatta ed è tornata a casa, guarita.  

E pur se molte persone purtroppo, pur lottando, non sono riuscite a sconfiggere il virus e alle quali va comunque sicuramente il massimo rispetto, oggi noi vogliamo raccontarvi una storia di fiducia. Perché in questo momento storico così tragico a volte bisogna anche accendere una luce di speranza.

Che oggi vede protagonista lei. Una donna caparbia (qualcuno direbbe affettuosamente testarda for se), di polso, ma disponibile e di sicuro una di quelle donne che hanno fatto la storia del nostro comune di Lucca. Ex insegnante di Diritto ed economia all’Itc, prima e unica donna finora a ricoprire la carica di presidente del consiglio comunale al tempo sotto la legislatura di Giulio Lazzarini, poi assessore al sociale sotto quella di Pietro Fazzi.

Parliamo di Ornella Vitali. Novant’anni compiuti venerdì 20 novembre, un mese trascorso tra l’ospedale San Luca e la Cittadella della Salute Campo di Marte per sconfiggere il Covid, lunedì finalmente è tornata a casa. E la prima cosa che fa con un cronista che ben se la ricorda ai tempi della politica attiva è quella ringraziare subito medici, personale sanitario, insomma, tutti coloro che si sono presi cura di lei.  

Ornella Vitali, dunque, bentornata a casa innanzitutto. So che come prima cosa per lei importante è ringraziare, giusto? "E’ vero. Io sono uscita da un Covid tremendo, guarda, scrivilo con il cuore che voglio ringraziare tutti. In primis la mia dottoressa di famiglia, Silvia Bandini per tutta l’assistenza che mi ha fornito, sia tecnica-professionale che affettiva. Poi il dottor Alberto Marino, la dottoressa Roggi, tutto il personale del reparto sub-intensivo e delle cure intermedie dove sono stata ricoverata. Voglio ringraziarli per la loro gentilezza, la loro grande umanità che hanno avuto nei confronti dei malati. Fanno questo lavoro con una umanità e una generosità incredibile. Non voglio dimenticare nessuno dunque il mio ringraziamento va a tutto il personale".  

Dunque, ci racconti come è andata "Io mi sono ammalata il 23-24 ottobre. Ho avuto i primi sintomi, la nausea. Il 28 ottobre poi sono stata ricoverata in ospedale e sono rimasta nel reparto di sub-intensiva fino al 9 novembre. Il 9 poi mi hanno trasferita al Campo di Marte, alle cure intermedie dove sono rimasta fino a lunedì 23".  

Un’esperienza sicuramente difficile. "E’ stata un’esperienza di una drammaticità inspiegabile. Stai ventiquattr’ore al giorno in una camera senza televisione, senza radio... c’è solo il silenzio. L’unico momento in cui è possibile fare un bellissimo scambio di parole è con le persone che vengono a curarti".  

Possiamo dire che il suo, alla fin fine in questo momento sicuramente tragico che ci ha privati di tante libertà, ma soprattutto che ha causato anche molti morti, può comunque costituire un messaggio di fiducia? "Certamente, un messaggio di fiducia. Alla fine a 90 anni sono guarita dal Covid".  

E’ riuscita a riprendere un po’ un minimo di indipendenza a casa? "Lunedì ero a pezzi, oggi (ieri per chi legge, ndr ) sto meglio. Ho fatto le verdure. Certo, non è che la mattina ti alzi e vai a lavare in fiume...".  

Un messaggio? "Lavarsi le mani, usare il gel, cosa che io forse non ho fatto così bene".  

Cristiano Consorti