È un intervento chiarificatore, quello che riportiamo oggi sulla vicenda legata alle polemiche in corso, sull’attività del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane. Dopo l’infuocato consiglio comunale richiesto dall’opposizione – in una lunga e dettagliata nota – a intervenire sono i tre autorevoli membri del Comitato: Gabriella Biagi Ravenni (nella foto) nominata nel Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane dal Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’università e della ricerca, presidente del Centro studi Giacomo Puccini; Virgilio Bernardoni, delegato del presidente del Centro studi Giacomo Puccini nel Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane, presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini istituita dal Ministero della Cultura e Michele Girardi, nominato nel Comitato dal Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’università e della ricerca, coordinatore del Comitato scientifico del Centro studi Giacomo Puccini.  A illustrare il caso del Comitato promotore, che vede al centro delle polemiche il presidente Alberto Veronesi è Virgilio Bernardoni: "Innanzi tutto occorre precisare che il sottoscritto e i colleghi Ravenni e Girardi, abbiamo messo a disposizione del presidente del Consiglio comunale di Lucca la memoria già indirizzata il 9 gennaio scorso alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai tre Ministeri competenti in merito al Comitato stesso, ossia Cultura, Istruzione e merito, Università e ricerca; avvertendo un’inefficienza crescente all’interno del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane, abbiamo concepito la nostra memoria come documento istituzionale, col consenso unanime del consiglio direttivo del Centro studi Giacomo Puccini: e come tale abbiamo ritenuto utile condividerla con un ente istituzionale coinvolto, nell’intento di fornire materia di riflessione e di discussione nell’occasione in cui quest’ultimo ha posto all’ordine del giorno le vicende del Comitato".  Prosegue nel chiarimento Gabriella Biagi Ravenni: "Avrei assistito io stessa al Consiglio comunale e, qualora il presidente me lo avesse concesso, avrei letto di persona il testo della memoria, se lunedì scorso noi del Centro studi non fossimo stati a Stoccarda per presenziare al funerale di Dieter Schickling, socio fondatore del Centro e studioso che fino agli ultimi giorni ha dedicato la propria vita alla ricerca sul maestro".  A intervenire duramente su questioni di merito e metodo, ci pensa Michele Girardi, sottolineando come "la polemica annunciata lo scorso lunedì nel Consiglio comunale di Lucca (al quale peraltro non sono stato invitato) intorno alla questione del finanziamento dei concerti di Capodanno, e poi alimentata nei giorni successivi con parole scomposte e improprie dal maestro Veronesi, riguarda un fatto fra i molti menzionati nella nostra memoria, e neppure il più rilevante: da tali polemiche, al massimo si può dedurre, una volta di più, come la trasparenza scarseggi gravemente nel Comitato stesso, prima ancora che verso l’esterno". La professoressa Biagi Ravenni insiste su un altro punto che ha suscitato polemiche: "In ogni caso i concerti di Capodanno diretti dal maestro Veronesi sono inseriti nel manifesto d’auguri di buon compleanno a Puccini diffuso il 22 dicembre scorso, insieme agli altri eventi “sostenuti” dal Comitato promotore nel 2022; chiunque può constatarlo nel sito del Comitato e chiunque ha potuto verificarlo nelle pagine che lo hanno riprodotto su importanti quotidiani nazionali e negli spot televisivi diffusi in tale data. L’insieme del pacchetto promozionale – prosegue – è stato acquistato con fondi del Comitato, per cui non è improprio dire che, mediante il Comitato, il maestro Veronesi ha sostenuto attività personali: il resto lo verificheremo quando finalmente il presidente del Comitato metterà a disposizione le rendicontazioni di tutte le attività sostenute nell’anno 2022. Per il momento noi estensori della memoria riteniamo di non aver alcun motivo per cui scusarci".  A rincarare la dose, ci pensa ancora Michele Girardi: "La nostra memoria contiene altri e più gravi rilievi sulla cattiva conduzione del Comitato – precisa l’esperto – rilievi che investono la direzione delle riunioni, la costituzione degli organismi interni, la produzione e la circolazione della documentazione e in generale il rispetto del regolamento di funzionamento e delle procedure di voto; per questo l’abbiamo indirizzata alla Presidenza del Consiglio auspicando un intervento autorevole, per ricostituire nel Comitato le giuste condizioni di cooperazione fra i membri e per creare i presupposti, finora assenti, per una progettazione e un’amministrazione responsabile e trasparente. Come studiosi pretendiamo che il Comitato consegua i massimi traguardi celebrativi a livello locale, nazionale e internazionale e siamo pronti a lavorare con tutte le istituzioni che abbiano le stesse finalità". Ancora Gabriella Biagi Ravenni: "A proposito di quanto si sente dire e si legge da più parti, ovvero che il problema del Comitato sia la compresenza al suo interno di portatori di interessi in conflitto, precisiamo innanzi tutto che il Centro studi Giacomo Puccini non ha presentato a tutt’oggi nessuna richiesta di finanziamento e che anzi, ha respinto l’offerta di un contributo, in assenza di un progetto complessivo". Dunque, ancora parole di conferma circa la condotta di trasparenza del Centro studi. Ed è Virgilio Bernardoni, infine, a dare un ulteriore contributo alla chiarezza: "I veri problemi del Comitato sono la mancanza di obiettivi chiari e la tendenza al risultato immediato, senza aver maturato una visione strategica condivisa. Semplificando si può dire che si guardi più all’uso dei fondi cospicui assegnati che al progetto da promuovere, per dar corso nel miglior modo possibile al mandato ricevuto dalla Presidenza del Consiglio. Nelle riunioni del Comitato – spiega Bernardoni – abbiamo lamentato questa lacuna a più riprese, e altrettanto hanno fatto in modo ancor più autorevole il delegato del sindaco di Milano e il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti. Tanto che, nell’ultima riunione per la nostra opposizione, il presidente è stato costretto a ritirare una delibera impostata su una ripartizione delle risorse alla cieca; così come per l’opposizione di vari membri – conclude Bernardoni – ha dovuto ritirare altre tre delibere che avrebbero comportato impegni di spesa".  Concludono all’unisono Biagi Ravenni, Girardi e Bernardoni, indirizzando ancora una volta il loro sguardo verso il maestro Alberto Veronesi: "Insomma, la presidenza continua a muoversi a tentoni e c’è molto da correggere nei metodi affinché sul cammino del Comitato torni stabilmente il sereno".  Maurizio Guccione

Cronaca

È un intervento chiarificatore, quello che riportiamo oggi sulla vicenda legata alle polemiche in corso, sull’attività del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane. Dopo l’infuocato consiglio comunale richiesto dall’opposizione – in una lunga e dettagliata nota – a intervenire sono i tre autorevoli membri del Comitato: Gabriella Biagi Ravenni (nella foto) nominata nel Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane dal Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’università e della ricerca, presidente del Centro studi Giacomo Puccini; Virgilio Bernardoni, delegato del presidente del Centro studi Giacomo Puccini nel Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane, presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini istituita dal Ministero della Cultura e Michele Girardi, nominato nel Comitato dal Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’università e della ricerca, coordinatore del Comitato scientifico del Centro studi Giacomo Puccini. 
A illustrare il caso del Comitato promotore, che vede al centro delle polemiche il presidente Alberto Veronesi è Virgilio Bernardoni: "Innanzi tutto occorre precisare che il sottoscritto e i colleghi Ravenni e Girardi, abbiamo messo a disposizione del presidente del Consiglio comunale di Lucca la memoria già indirizzata il 9 gennaio scorso alla Presidenza del Consiglio dei ministri e ai tre Ministeri competenti in merito al Comitato stesso, ossia Cultura, Istruzione e merito, Università e ricerca; avvertendo un’inefficienza crescente all’interno del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane, abbiamo concepito la nostra memoria come documento istituzionale, col consenso unanime del consiglio direttivo del Centro studi Giacomo Puccini: e come tale abbiamo ritenuto utile condividerla con un ente istituzionale coinvolto, nell’intento di fornire materia di riflessione e di discussione nell’occasione in cui quest’ultimo ha posto all’ordine del giorno le vicende del Comitato". 
Prosegue nel chiarimento Gabriella Biagi Ravenni: "Avrei assistito io stessa al Consiglio comunale e, qualora il presidente me lo avesse concesso, avrei letto di persona il testo della memoria, se lunedì scorso noi del Centro studi non fossimo stati a Stoccarda per presenziare al funerale di Dieter Schickling, socio fondatore del Centro e studioso che fino agli ultimi giorni ha dedicato la propria vita alla ricerca sul maestro". 
A intervenire duramente su questioni di merito e metodo, ci pensa Michele Girardi, sottolineando come "la polemica annunciata lo scorso lunedì nel Consiglio comunale di Lucca (al quale peraltro non sono stato invitato) intorno alla questione del finanziamento dei concerti di Capodanno, e poi alimentata nei giorni successivi con parole scomposte e improprie dal maestro Veronesi, riguarda un fatto fra i molti menzionati nella nostra memoria, e neppure il più rilevante: da tali polemiche, al massimo si può dedurre, una volta di più, come la trasparenza scarseggi gravemente nel Comitato stesso, prima ancora che verso l’esterno".
La professoressa Biagi Ravenni insiste su un altro punto che ha suscitato polemiche: "In ogni caso i concerti di Capodanno diretti dal maestro Veronesi sono inseriti nel manifesto d’auguri di buon compleanno a Puccini diffuso il 22 dicembre scorso, insieme agli altri eventi “sostenuti” dal Comitato promotore nel 2022; chiunque può constatarlo nel sito del Comitato e chiunque ha potuto verificarlo nelle pagine che lo hanno riprodotto su importanti quotidiani nazionali e negli spot televisivi diffusi in tale data. L’insieme del pacchetto promozionale – prosegue – è stato acquistato con fondi del Comitato, per cui non è improprio dire che, mediante il Comitato, il maestro Veronesi ha sostenuto attività personali: il resto lo verificheremo quando finalmente il presidente del Comitato metterà a disposizione le rendicontazioni di tutte le attività sostenute nell’anno 2022. Per il momento noi estensori della memoria riteniamo di non aver alcun motivo per cui scusarci". 
A rincarare la dose, ci pensa ancora Michele Girardi: "La nostra memoria contiene altri e più gravi rilievi sulla cattiva conduzione del Comitato – precisa l’esperto – rilievi che investono la direzione delle riunioni, la costituzione degli organismi interni, la produzione e la circolazione della documentazione e in generale il rispetto del regolamento di funzionamento e delle procedure di voto; per questo l’abbiamo indirizzata alla Presidenza del Consiglio auspicando un intervento autorevole, per ricostituire nel Comitato le giuste condizioni di cooperazione fra i membri e per creare i presupposti, finora assenti, per una progettazione e un’amministrazione responsabile e trasparente. Come studiosi pretendiamo che il Comitato consegua i massimi traguardi celebrativi a livello locale, nazionale e internazionale e siamo pronti a lavorare con tutte le istituzioni che abbiano le stesse finalità".
Ancora Gabriella Biagi Ravenni: "A proposito di quanto si sente dire e si legge da più parti, ovvero che il problema del Comitato sia la compresenza al suo interno di portatori di interessi in conflitto, precisiamo innanzi tutto che il Centro studi Giacomo Puccini non ha presentato a tutt’oggi nessuna richiesta di finanziamento e che anzi, ha respinto l’offerta di un contributo, in assenza di un progetto complessivo". Dunque, ancora parole di conferma circa la condotta di trasparenza del Centro studi.
Ed è Virgilio Bernardoni, infine, a dare un ulteriore contributo alla chiarezza: "I veri problemi del Comitato sono la mancanza di obiettivi chiari e la tendenza al risultato immediato, senza aver maturato una visione strategica condivisa. Semplificando si può dire che si guardi più all’uso dei fondi cospicui assegnati che al progetto da promuovere, per dar corso nel miglior modo possibile al mandato ricevuto dalla Presidenza del Consiglio. Nelle riunioni del Comitato – spiega Bernardoni – abbiamo lamentato questa lacuna a più riprese, e altrettanto hanno fatto in modo ancor più autorevole il delegato del sindaco di Milano e il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti. Tanto che, nell’ultima riunione per la nostra opposizione, il presidente è stato costretto a ritirare una delibera impostata su una ripartizione delle risorse alla cieca; così come per l’opposizione di vari membri – conclude Bernardoni – ha dovuto ritirare altre tre delibere che avrebbero comportato impegni di spesa". 
Concludono all’unisono Biagi Ravenni, Girardi e Bernardoni, indirizzando ancora una volta il loro sguardo verso il maestro Alberto Veronesi: "Insomma, la presidenza continua a muoversi a tentoni e c’è molto da correggere nei metodi affinché sul cammino del Comitato torni stabilmente il sereno". 
Maurizio Guccione

"Nella nostra lettera ci sono rilievi più gravi"    

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"Nella nostra lettera ci sono rilievi più gravi"     - Cronaca - lanazione.it

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"Nella nostra lettera ci sono rilievi più gravi"

I membri del Comitato pucciniano, firmatari della discussa memoria, intervengono nella polemica: "Il presidente si muove a tentoni"

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