Museo della Memoria nel segno di Ivan Houston

Intitolata al combattente della “Buffalo“ la sala degli Alleati a San Giusto di Brancoli: grande inaugurazione domenica 2 ottobre

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Una tappa importante del viaggio nella nostra storia passa sicuramente da queste colline sulla Linea Gotica. Dal piccolo grande “Museo della Memoria“ di San Giusto di Brancoli dedicato alla Seconda Guerra Mondiale: a partire da domenica 2 ottobre, con un evento speciale, tornerà visitabile con locali completamente rinnovati e numerose novità, tra documenti, materiali rigorosamente d’epoca e suggestive aree tematiche. Un lavoro di ricerca e di recupero davvero minuzioso e incredibile, merito dell’infaticabile comitato locale Linea Gotica, di cui è presidente Simone Micheli.

E proprio in vista della nuova inaugurazione del museo c’è da registrare un altro significativo evento legato alla nostra memoria. Tre anni fa San Giusto di Brancoli aveva reso gli onori a Ivan Houston, il 94enne ex caporale nella 92ª Divisione di Fanteria “Buffalo” dell’Esercito degli Stati Uniti che aveva fatto parte dei liberatori di Lucca nel settembre 1944. Ivan Houston, autore anche di uno splendido libro sul ruolo dei soldati neri nella Seconda Guerra Mondiale, è poi venuto a mancare nell’inverno 2020 a Los Angeles, ma non verrà dimenticato.

Il Museo della Memoria gli ha infatti dedicato un’intera nuova sezione, dove sono raccolti i materiali legati al ruolo delle Forze Alleate. E da Los Angeles per l’occasione è voluto tornare personalmente Ivan Abbott, il figlio di Ivan Houston, che a sua volta ha donato al museo alcuni cimeli del padre: tra questi il cappello e lo stemma dei Buffalo Soldiers, la piastrina militare di riconoscimento, un lasciapassare, una lettera scritta da Lucca alla madre nel 1945 più altri documenti e preziose curiosità. Una cerimonia intima, densa però di emozioni e di commozione: in particolare al momento della scopertura della targa dedicata a Houston e alla 92ª Divisione Buffalo, perché la mente di tutti è corsa inevitabilmente all’impegno e al sacrificio di quei soldati (spesso giovanissimi come l’allora 19enne Ivan Houston) che per combattere il nazismo attraversarono l’Oceano.

“Un omaggio doveroso al soldato e alla persona – ha sottolineato Simone Micheli – che abbiamo avuto modo di conoscere e di apprezzare. Siamo onorati anche di aver ricevuto questi preziosi cimeli che esporremo in evidenza nel nostro museo“.

“Mio padre – ha detto il figlio Ivan Abbott – avrebbe voluto tornare di persona a Lucca per donarveli, ma purtroppo non è più con noi. Il vostro affetto e la cura della memoria, però, fanno sì che in qualche modo lui e la sua storia siano ancora vivi...".

Paolo Pacini