Muore anziana di 86 anni colpita dalla meningite

Contagio emerso con indagini successive, chemioprofilassi ai parenti

Vaccino contro la meningite

Vaccino contro la meningite

Lucca, 24 marzo 2018 - Un altro caso di meningite C in città. Si tratta di una signora anziana, 86enne, lucchese, ricoverata al San Luca e morta circa quindici giorni fa. La notizia è trapelata però solo in queste ore. La donna sarebbe stata ricoverata per complicanze di vario tipo, un quadro clinico difficile, e solo in un secondo momento, dopo indagini più approfondite, è emerso che aveva contratto il meningococco.   «Un caso particolare – conferma il dottor Alberto Tomasi, direttore dell’area Igiene e sanità pubblica dell’azienda Usl Toscana nord ovest –. La signora soffriva di alcune problematiche, solo in un secondo momento è emerso che aveva contratto anche la meningite C. E’ morta circa quindici giorni fa. A quel punto in via prudenziale abbiamo sottoposto la famiglia e chiunque fosse entrato in contatto con lei a chemioprofilassi». Dunque l’allarme meningite non può ancora dirsi chiuso fuori la porta di casa. Anche perchè il fatto che ne sia stata contagiata una signora che con tutta probabilità non avrà avuto un’intensa vita sociale, e neanche comportamenti in situazioni di promiscuità, fa crescere la preoccupazione. «Non è detto che la signora sia entrata in contatto con un malato– spiega il dottor Tomasi –. Può averla presa da un portatore sano, un ’insospettabile’, che senza saperlo ha il meningococco nel naso o nella gola. Per questo non ci stancheremo mai di lanciare appelli a vaccinarsi».    La Regione ha rinnovato la campagna vaccinazioni contro la meningite C fino a dicembre 2018, mantenendo la gratuità del vaccino fino a 45 anni di età. Oltre questa soglia è prevista una tariffa ridotta di 45.52 euro, invece che 58.23.    «Siamo vicini all’obbiettivo da raggiungere, il 90 per cento di copertura per gli under 20, che sono la fascia più a rischio. Ma come dimostra anche il caso della signora – sottolinea il dirigente dell’Usl Toscana Nord Ovest – non si deve e non si può ancora abbassare la guardia. E’ una malattia con cui non si può scherzare, e l’unica vera barriera è il vaccino. In regione siamo riusciti a far vaccinare circa il 25-28% della popolazione. Un risultato accettabile, anche questo. Ma è necessario fare di più».