I mozziconi di sigarette? Servono per coltivare le piante

Il progetto sperimentale "Focus" ha preso il via a Capannori

Il sindaco Luca Menesini mostra un prototipo della base

Il sindaco Luca Menesini mostra un prototipo della base

Capannori (Lucca), 7 gennaio 2020 - Mozziconi di sigaretta trasformati in substrato biodegradabile per la coltivazione di piante ornamentali e arbusti da parte dei vivaisti mentre la parte residua diventerà, attraverso l'uso di alghe, biocarburante. È il progetto sperimentale, il primo del genere al mondo, 'Focus' (Filter of cigarettes reuse safely), che ha preso il via nelle scorse settimane a Capannori ( Lucca) e avrà una durata di tre anni.

Il progetto è promosso dal Centro interdipartimentale Enrico Avanzi dell'Università di Pisa (capofila) in collaborazione con il Comune di Capannori, l'Istituto sugli ecosistemi terrestri del Cnr, il Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e Agro-ambientali (DiSaaaa) e Ascit. Per il suo carattere innovativo Focus ha ricevuto un cofinanziamento del 50% dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, che si aggiunge alle risorse del Centro Enrico Avanzi e del Comune di Capannori. I mozziconi saranno raccolti in appositi contenitori, favorendo così anche la raccolta differenziata di questi rifiuti.

«Nel dettaglio - spiega Lorenzo Guglielminetti, coordinatore del progetto - si prevede di riutilizzare i residui delle sigarette come substrato inerte per la crescita di piante ornamentali attraverso tecniche di coltura idroponica. I residui di sigaretta dovranno essere prima separati dalle componenti biodegradabili (carta e tabacco), e poi opportunamente trattati per risultare chimicamente e fisicamente adatti all'uso proposto». Per Guglielminetti, «diverse specie di micro-alghe saranno poi testate sui residui prodotti dal processo. Individuate le specie più adatte, sarà messo in opera un sistema in grado di abbattere tutti i residui permettendo la produzione di biomassa algale che potrà poi essere utilizzata per la produzione di biocarburanti».